Contribuì all’internazionalizzazione del gruppo automobilistico tedesco Volkswagen. Era nato nel 1926 nella Germania Est; è morto sabato a 96 anni.
Addio a Carl Hahn, il manager di Volkswagen che ha contribuito come nessun altro all’internazionalizzazione del gruppo tedesco, facendo negli anni 60 del Maggiolino una vera e propria icona pop grazie all’ambiziosa campagna commerciale portata avanti negli Stati Uniti. Numero uno del gruppo per un decennio a cavallo tra gli anni 80 e 90, Hahn ha anche portato il marchio Volkswagen in Cina, oggi primo mercato della casa automobilistica.
Nato a Chemnitz, nella Germania orientale, nel 1926, Carl Horst Hahn Jr è morto sabato scorso a Wolfsburg a 96 anni. Entrato in VW nel 1954, ne è diventato capo nel 1982. Durante il suo mandato decennale, VW ha costruito fabbriche in Cina, ha acquisito Seat in Spagna e Skoda nella Repubblica Ceca e si è espansa nell’ex Germania orientale comunista.
"Fino ad allora eravamo troppo concentrati sulla Germania, eravamo un’azienda nazionale. A eccezione degli americani, non c’erano marchi globali", aveva ricordato in un’intervista del 2020. Hahn ha anche avviato la transizione di Audi al segmento delle auto di lusso.
Nel 1992 è stato sostituito alla guida del gruppo da Ferdinand Piech.