Il mese prossimo sono attesti i primi risultati delle indagini ed eventuali decisioni. 'No fretta, si lavora in modo rigoroso', comunica l'azienda.
Quasi 220 persone hanno fornito testimonianze nell'ambito delle inchieste avviate dalla Società svizzera di radiotelevisione (SSR) per far luce sulle presunte molestie sessuali e abusi alla radiotelevisione romanda RTS. Il mese prossimo sono attesti i primi risultati delle indagini ed eventuali decisioni.
Alla metà dello scorso novembre la SSR ha avviato tre indagini indipendenti in seguito a un'inchiesta pubblicata a fine ottobre dal quotidiano Le Temps, che denunciava malfunzionamenti all'interno di RTS puntando il dito su tre collaboratori, tra cui l'ex presentatore Darius Rochebin. Ci sono state segnalazioni di molestie sessuali, comportamenti inappropriati e abusi di potere. Due dirigenti sono stati sospesi e un terzo si è temporaneamente ritirato.
"Il numero di annunci sulla linea esterna ha avuto un impatto sulla durata della procedura", ha spiegato oggi all'agenzia Keystone-ATS la portavoce della SSR Lauranne Pema, in riferimento alle informazioni pubblicate ieri da Le Temps. "Gli uffici interessati si stanno organizzando per trattare le segnalazioni il più rapidamente possibile", ha aggiunto. "Le indagini vengono svolte in modo rigoroso" e il lavoro non deve essere fatto in fretta al fine di garantirne il valore, ha sottolineato la portavoce.