Scienze

L'ultimo volo per oltre 1'400 specie di uccelli

All'origine della loro estinzione vi sarebbe l'essere umano: il doppio di quanto sinora stimato. Lo indica uno studio pubblicato su Nature Communications

Alla larga dall’essere umano...
(Keystone)
24 dicembre 2023
|

L'essere umano ha portato all'estinzione circa 1'430 specie di uccelli, il doppio rispetto alle stime fatte finora. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications, che ha portato alla luce le centinaia di estinzioni ‘invisibili’ avvenute prima del 1'500, data a partire dalla quale sono stati documentati buona parte di questi eventi.

L'analisi, guidata dal Centro britannico per l'Ecologia e l'Idrologia, sottolinea che la perdita di queste specie ha probabilmente avuto effetti a cascata sugli ecosistemi, facendo scomparire anche piante e animali che dipendevano dagli uccelli per la loro sopravvivenza.

"Il nostro studio dimostra che l'impatto umano sulla diversità aviaria è stato molto più elevato di quanto precedentemente riconosciuto", afferma Rob Cooke, che ha guidato la ricerca. "Gli esseri umani hanno rapidamente devastato le popolazioni di uccelli attraverso la distruzione degli habitat, lo sfruttamento eccessivo e l'introduzione di ratti, maiali e cani, che razziavano i nidi degli uccelli e competevano con loro per il cibo. Molte specie si sono estinte prima che venissero documentate e non hanno lasciato traccia, dimenticate dalla storia".

I risultati hanno svelato quello che potrebbe essere il più grande evento di estinzione di vertebrati causato dall'uomo nella storia: si stima che durante il XIV secolo l'arrivo di esseri umani nel Pacifico orientale, in posti come le Hawaii e le Isole Cook, abbia cancellato ben 570 specie di uccelli.

Un altro episodio particolarmente grave sembra sia avvenuto nel IX secolo a.C., causato principalmente dall'arrivo di gruppi di persone nel Pacifico occidentale, ad esempio nelle Isole Figi. Ma gli autori dello studio sottolineano anche l'evento di estinzione attualmente in corso, iniziato a metà del XVIII secolo: in questo caso, oltre all'aumento della deforestazione e alla diffusione di specie invasive, gli uccelli devono affrontare anche cambiamento climatico, agricoltura intensiva e inquinamento.