Scienze

Arturo mette l'ansia: i contagi potrebbero tornare a salire

Coronavirus, l'Organizzazione mondiale della sanità fa suonare il campanello d'allarme: possibile incremento dell'incidenza dei casi

In sintesi:
  • La sua propensione a eludere le barriere immunitarie fa della nuova variante un potenziale rischio
  • Per ora, comunque, l'Oms relativizza: ‘Non ci sono segnali di un aumento della severità’
  • Atteso per i prossimi giorni un documento di valutazione più dettagliato del rischio
La variante dominante tra i contagi fra fine marzo e inizio aprile
(Ti-Press)
21 aprile 2023
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"Dato il suo stimato vantaggio di crescita e le caratteristiche di evasione immunitaria, Xbb.1.16 potrebbe diffondersi globalmente e contribuire a un aumento nell'incidenza dei casi". È quanto ha affermato in merito alla variante Arturo (Xbb.1.16) l'Organizzazione mondiale della sanità nell'ultimo bollettino sulla pandemia.

Al momento, su scala globale, la variante Xbb.1.5 (Kraken) si conferma dominante e nella settimana tra il 27 marzo e il 2 aprile rappresentava il 50,8% delle sequenze depositate nel mondo.

Xbb.1.16 sta però guadagnando terreno. È al 4,2% ed è stata identificata in 31 Paesi. In India sembra essere legata a un forte aumento dei contagi delle ultime settimane. Lo scorso 17 aprile, l'Oms l'ha inserita tra le varianti di interesse, insieme a Xbb.1.5, ed è atteso nei prossimi giorni un documento di valutazione del rischio.

Al momento, tuttavia, chiarisce l'Organizzazione mondiale della sanità, "non ci sono segnali di un aumento della severità".