Si tratta di un test del sangue. Il risultato preliminare arriva da uno studio condotto interamente in Italia
Un esame del sangue, la biopsia liquida, potrebbe rivelare in soli 15 giorni – e senza la necessità di attendere la Tac di controllo – se la cura antitumorale per le donne con cancro al seno metastatico stia funzionando oppure no, e ciò attraverso l’osservazione dell’andamento di due biomarcatori, ovvero due elementi caratterizzanti la neoplasia.
È questo lo scenario che potrebbe rendersi possibile per le donne con cancro al seno metastatico ormonosensibile Her2 negativo in trattamento con la terapia indicata e maggiormente efficace (ribociclib in associazione con la terapia ormonale letrozolo). Questa forma di neoplasia è quella più diffusa e che interessa circa il 60% delle pazienti metastatiche.
Il risultato preliminare arriva da uno studio condotto interamente in Italia (BioItaLEE), che sarà presentato al Congresso della Società americana di oncologia clinica (Asco) che si apre oggi a Chicago. Lo studio ha coinvolto 287 pazienti di 47 centri italiani.