Obiettivo: simulare il sistema terrestre nel modo più accurato possibile. Il team di ricercatori include anche quelli del Politecnico federale di Zurigo.
Un gruppo internazionale di ricercatori, con la partecipazione del Politecnico federale di Zurigo (Eth), intende creare un "gemello" digitale del nostro pianeta. L'obiettivo è di simulare il sistema Terra nel modo più accurato possibile. Il progetto Destination Earth (destinazione Terra), promosso da istituzioni di tutta Europa, è stato recentemente presentato sulla rivista Nature Computational Science ed è inteso come uno strumento d'informazione per i responsabili politici. In particolare, l'Unione europea (Ue) intende servirsene per meglio prevedere mutamenti climatici ed eventi estremi.
La strada da percorrere non sarà facile, ammette Thomas Schulthess, fisico all'ETH e direttore del Centro svizzero di calcolo scientifico (Cscs), l'unità autonoma dell'alta scuola federale fondata nel 1991 a Manno e operante a Lugano dal 2012. La quantità incalcolabile di dati e la complessità dei modelli farà esplodere i consumi energetici dei supercomputer come quelli del Cscs. Per questo motivo, si conta di collocare l'infrastruttura informatica dove l'energia è prodotta a basso costo e in maniera sostenibile. Inizialmente in Finlandia, Italia e Spagna, e a più lungo termine in Europa settentrionale, spiega Schulthess. Un'altra difficoltà è il connubio delle scienze della Terra con l'informatica. Finora, le prime hanno dettato alla seconda ciò che dovevano fare. Ma all'interno di Destination Earth, i due campi dovranno lavorare mano nella mano per creare gli algoritmi necessari.
Tra i partner del progetto ci sono l'Agenzia spaziale europea e l'European Organisation for the Exploitation of Meteorological Satellites (organizzazione europea di gestione dei satelliti meteorologici).