A metterlo a punto i ricercatori della Scuola Politecnica Federale di Losanna (Epfl)
Pronto il primo microrobot esploratore capace di viaggiare all'interno dei capillari sanguigni. È uno strumento fondamentale per avere accesso al sistema circolatorio del cervello e recapitare farmaci contro malattie neurologiche, o per interventi chirurgici poco invasivi, ad esempio in presenza di tumori cerebrali profondi, in zone altrimenti inaccessibili. A metterlo a punto i ricercatori della Scuola Politecnica Federale di Losanna (Epfl), coordinati da Mahmut Selman Sakar, che ne hanno illustrato il funzionamento sulla rivista Nature Communications. I primi test, compiuti all'interno del sistema vascolare dell'orecchio di un coniglio, hanno ottenuto risultati incoraggianti. Dall'aspetto filiforme, come un minuscolo catetere, il microrobot è elastico e flessibile, per muoversi facilmente all'interno dei vasi, anche in presenza di restringimenti, ed evitare di danneggiarne le pareti provocando emorragie. La testa del microrobot, che ricorda un sottile serpente, è inoltre sensibile a campi magnetici esterni, che possono essere utilizzati per direzionarne i movimenti.