Locarno Film Festival

Giovani studenti ticinesi alla Giornata del Cinema

In sala per ‘La Bella Estate’ di Laura Luchetti, l'incontro con la regista, poi attività e laboratori. Si è svolta mercoledì scorso la terza edizione

Tra Palacinema e GranRex
(Ti-Press)
11 aprile 2024
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Aspettando il 77esimo Locarno Film Festival (7-17 agosto), uno degli stagionali ‘assaggi’ è rappresentato dalla Giornata del Cinema, tenutasi mercoledì scorso e avente come obiettivo annuale l’avvicinamento dei giovani verso l’industria del cinema, coinvolgendo le scuole e gli istituti che frequentano per costituire una sinergia didattica, con invito in sala per confrontarsi direttamente con coloro che hanno realizzato il film scelto per l’occasione, quest’anno ‘La Bella Estate’ di Laura Luchetti, in Piazza Grande all’edizione scorsa del festival. Abbiamo incontrato Francesco De Biasi, organizzatore e curatore della Giornata del Cinema assieme a Daniela Persico.

Quali obiettivi si prefigge questa giornata?

Scopo principale è avvicinare un target, quello dei giovani, per noi estremamente importante e non così semplice da raggiungere, prima al cinema e poi al festival, poiché quest’ultimo si pone in un arco temporale che non ci permette di comunicare al meglio con le scuole. Per questo tre anni fa abbiamo ideato la Giornata del Cinema, sorta di spin off dell’evento principale, che aspira a comunicare con gli adolescenti ticinesi tramite un dialogo diretto. La risposta delle scuole dice di partecipanti annuali tra le 250 e le 400 persone, destinatari del nostro intento di infondere passione per la frequentazione della sala. Da qui nasce anche l’incentivo di donare a tutti i partecipanti una tessera gratuita convertibile in una giornaliera, che permetterà loro di venire al Festival.

Qual è la risposta a questo ‘invito ufficiale’?

I numeri ci confermano che queste tessere vengono effettivamente utilizzate, in più alcuni giovani ci contattano per approfondire ciò che hanno imparato o per farsi indirizzare sul mondo del lavoro nell'industria cinematografica locale. Un riscontro che ci spinge a perseverare sul discorso dell’accessibilità del cinema: non c’è solo per forza la sala o il suo esatto contrario, non ci sono solo operatori e registi, si possono fare molte cose differenti. È un mondo che offre svariate possibilità professionali e didattiche”.

Qual è il rapporto tra questa giornata e la futura edizione del Locarno Film Festival?

La Giornata del Cinema s’inserisce in un programma di proposte per i giovani più ampio, facente parte della macrosezione Locarno Edu, che parte con Locarno Kids. Un ventaglio aperto quindi, soprattutto ai più piccoli, agli adolescenti e alle famiglie, attività e laboratori come approfondimento di quella che chiamiamo Locarno Factory, a sua volta comprendente varie proposte professionali come la Residency, il Basecamp e le Academy, progetti che possono consistere in trampolini di lancio per la carriera di questi ragazzi. Un percorso dunque che serve certo a raggiungere il pubblico, ma anche ad avvicinare i giovani a questo mondo.

Un bilancio di queste prime tre edizioni?

Il progetto si sta sempre più consolidando e siamo felici del feedback anche da parte delle istituzioni. Speriamo dunque che questo appuntamento si possa ampliare ulteriormente, per continuare a offrire quest’intensa esperienza pre-festival fuori dalle mura scolastiche. Il programma è molto semplice e consolidato: si parte al mattino con la proiezione di un film, in questo caso quello di Laura Luchetti, quindi i ragazzi hanno la possibilità di incontrare il/la regista in persona, per approfondire elementi e spunti forniti dalla visione.

Nel pomeriggio partono attività e laboratori organizzati in collaborazione con il Cisa di Locarno, per indagare le mansioni tecniche e classiche, come ad esempio la fotografia, la presa diretta del suono, il montaggio, ma anche progetti pensati su misura, con un occhio di riguardo nei confronti dell’area di studio degli istituti scolastici partecipanti. Ad esempio, la presenza degli studenti della Scuola cantonale di Commercio di Bellinzona ci ha suggerito l’idea di proporre una discussione sull’industria cinematografica, per andare quindi anche fuori dal set e contribuire a far circolare un prodotto audiovisivo, una mission, tra le altre, centrale per il Festival del Film di Locarno, che si impegna a costituire un’offerta audiovisiva di qualità, a ogni edizione.