Classe 1934, romanda, si era fatta conoscere soprattutto per i suoi reportage sul campo
Fu fra le prime fotogiornaliste. Monique Jacot è morta poco prima di compiere 90 anni. La fotografa romanda si era fatta conoscere soprattutto per i suoi reportage sul campo. Classe 1934 – era nata il 19 agosto a Neuchâtel –, Jacot è diventata una figura di spicco del fotogiornalismo tra il 1950 e il 1980, nel momento di piena espansione di questa professione. Fu una delle prime donne a lanciarsi nel mestiere, collaborando per la stampa svizzera e straniera e lavorando, fra gli altri, per ‘Schweizer Illustrierte’, ‘l'Illustré’, ‘Vogue’, ‘Du’, ‘Elle’, ‘Geo’ e ‘Times’.
Residente a Epesses (Vd), Jacot era appassionata di viaggi, come testimoniano le sue esperienze negli Stati Uniti d'America (California e Nevada), ma anche in Paesi africani come l'Egitto, e asiatici. Aveva sempre un occhio di riguardo per le donne, con diverse serie dedicate alle operaie in fabbrica, alle contadine o alle manifestazioni femministe.
Tra i molti premi, Jacot ha vinto un Gran Premio svizzero di design del 2020 nella categoria fotografia e il Gran Premio 2005 della Fondazione vodese per la cultura. Attualmente, i suoi scatti sono al centro di una mostra al Palazzetto Bru Zane di Venezia, aperta fino al prossimo 14 settembre.