La dodicesima edizione del Lugano Film Festival dedicata alla resilienza. Storie di lotta contro discriminazione, guerra, malattia.
È un termine entrato nel parlare ‘alla moda’, talvolta un po’ abusato. Complice forse il susseguirsi di eventi drammatici, dalla pandemia al conflitto armato in Ucraina per dirne due, con i social a fare da cassa di risonanza di info e disinformazione, la resilienza – dalla Treccani: capacità di resistere e di reagire di fronte a difficoltà, avversità, eventi negativi – ha fatto la fortuna dell’essere umano fin dalla notte dei tempi. È a questo tema che rimane più che mai attuale che OtherMovie Lugano Film Festival dedica la dodicesima edizione. ‘Resilienza: l’arte della resistenza’ è il titolo dell’evento in programma dal 23 al 30 aprile.
Ricco il cartellone con ventisette eventi e oltre cinquanta ore di programmazione.Gliorganizzatori hanno voluto porre l’accento sulla resistenza alle discriminazioni, la resistenza alla guerra e alla violenza, la resistenza alle malattie. Tre ambiti diversi – ha indicato il direttore della rassegna Drago Stevanovic durante la conferenza stampa – che come denominatore comune hanno «la capacità umana di trovare soluzioni: talvolta innovative, talvolta rielaborando il passato. Ma sempre con lo scopo di rispondere al meglio alle avversità, ricercando equilibri in contesti precari».
Dopo le rassegne condizionate dalle limitazioni anti coronavirus, l’edizione 2023 torna a svolgersi interamente in presenza. Il Covid e tutte le sue implicazioni sono stati al contempo spunto di riflessione. Ne sono sorte idee e indicazioni con le quali continuare a far evolvere il festival. Novità di quest’anno è l’attivazione di un’offerta di live streaming degli eventi quotidiani, accessibile tramite i canali social di OtherMovie. Sarà poi ulteriormente valorizzato «uno degli aspetti che riteniamo centrali del nostro festival – ha aggiunto Stevanovic –, che è quello della condivisione». Un bisogno di stare assieme, di incontro, di scambio che distanze e isolamento imposti dalla pandemia hanno rafforzato; da qui l’impegno a organizzare un aperitivo quasi ogni sera del festival. Inoltre, anche per dar seguito agli input dal pubblico, s’è deciso per un parziale riorientamento delle proposte, mettendo maggiormente l’accento sulle storie, rispetto ai dibattiti.
Di condivisione ha parlato anche Roberto Badaracco (responsabile del dicastero Cultura, Sport ed Eventi di Lugano), evidenziando di OtherMovie il pregio di «un’offerta collegata al territorio e al contempo legata al contesto internazionale». In una città che conta abitanti di oltre sessanta nazionalità diverse – ha aggiunto il vicesindaco – prezioso è dunque «lo sforzo di questo festival nel puntare all’integrazione di tutte le componenti della società civile. Non è che avvicinandoci l’un l’altro, che possiamo capire di essere tutti, ‘semplicemente’ degli esseri umani».
A fare da preambolo la vernice, giovedì 20 alla Galleria Art... on paper di Paradiso, della mostra fotografica ‘Tu non mi lascerai mai sola’ (fino al 30 aprile). In un omaggio delicato e intenso Swan Bergman racconta Francesca Cavalli, giovane donna affetta da Parkinson. Il documentario ‘C’è un soffio di vita soltanto’ di Daniele Coluccini e Matteo Botrugno (cinema Lux Massagno) aprirà ufficialmente OtherMovie 2023, in una serata in collaborazione con Casa Astra di Mendrisio. Prima svizzera, è la storia di Lucy (Luciano alla nascita), morta il 22 marzo e considerata la sola donna transgender sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti. Seguiranno tre giorni allo Studio Foce, con lunedì 24 dedicato ai due tradizionali concorsi. Sei i cortometraggi selezionati per ‘OtherSwiss Short’: ‘Amoramar’ di Daniel Perez Valderrama, ‘Babylone’ di Antoine Béguin, ‘Despues’ di Anna Brouver, NovumHelvetia di David Gomes, ‘La Visita’ di Maria Giménes Cavallo, ‘Underwater’ di Nicolas Seguel. Otto i finalisti per ‘[S]guardo da vicino’: ‘Beautiful Lie’ di Hristijan Kostovski (Malta), ‘To Scale’ di Jonathan Moy de Vitry (Svizzera), ‘Le clair-obscur’ di Francesco Zarzana (Italia), ‘A Few Steps Further’ di Omid Moallem (Iran), ‘L’ultimo saluto’ di Vincenzo Palazzo (Italia), ‘White Widow’ di Andrii Dektiarenko (Ucraina), ‘Further and FurtherAway’ di Polen Ly (Cambogia), ‘Maldita. A Love Song To Sarajevo’ di Raúl de la Fuente Calle, Amaia Remirez (Spagna). Per la sezione ‘L’incontro’ martedì 26 si parlerà di Africa, alla presenza tra gli altri di Antonio Spanò di cui verrà proiettato il documentario ‘Amika – Il risveglio dei contadini congolesi’. Mercoledì 27 sarà dedicato alla resistenza alle discriminazioni, raccontate attraverso gli occhi dei popoli nomadi. In particolare di una minoranza poco conosciuta soprattutto a Sud delle Alpi: gli Jenisch. Sul tema saranno presentate due pellicole del regista ticinese Fabio Calvi: ‘Liberi dentro... Zingari e Svizzeri’ e ‘In punta di piedi con un trattore’; e sarà organizzata una tavola rotonda dal titolo ‘Jenisch, Sinti e Rom: identità culturale e cambiamento dell’immagine’. Produzioni ticinesi in programma anche giovedì 27, di nuovo al Lux di Massagno: ‘Tu non mi lascerai mai sola’ (storia di Francesca, ritratta dal fotografo Swan Bergman) e ‘IBIS’ (dal nome di una donna cubana sorda dalla nascita) di Alessandra Gavin-Müller, che affrontano il tema della disabilità. Venerdì 28 OtherMovie tornerà, dopo anni di assenza, in un’altra storica sala cittadina, il cinema Iride, dove saranno presentati due film inerenti il tema della guerra, vista da differenti prospettive. ‘La Grande Guerra del Salento’ di Marco Pollini e ‘L’Appuntamento’ di Teona Strugar Mitevski. Si tornerà poi al Lux di Massagno, sabato 29, con cinque cortometraggi e un film di animazione ad anticipare il lungometraggio ‘Jang-e Jahani Sevom – La Terza Guerra Mondiale’ di Houman Seyedi. Domenica 30, sempre al Lux, il film ‘Lex Homeless’ di Zoran Tairovic sulla discriminazione dei Rom in Serbia precederà la premiazione delle migliori pellicole della 12ª edizione. A chiudere ‘Zeno Writing’ di William Kentridge, accompagnato dalla lettura in sala di alcuni passaggi de ‘La coscienza di Zeno’ (romanzo di Italo Svevo); ‘Maldita. A Love Song to Sarajevo’ di Raul de la Fuente Calle e Amaia Remirez e ‘An Irish Goodbye’ di Tom Berkeley e Ross White.
Programma dettagliato su www.othermovie.ch, info tel. 078 930 57 14 o e-mail infoothermovie.ch.