Dieci anni di storia raccontati da un centinaio di epistole raccolto in un volume che verrà presentato alla Biblioteca cantonale di Locarno, il 27 gennaio
Guido e Margherita Tedaldi sono i protagonisti del prossimo incontro della rassegna ‘Itinerari di testimoni della libertà’ (con occhio particolare sui volontari ticinesi nella Guerra civile spagnola) promossa dal Gruppo culturale della sinistra Locarnese e valli. L’appuntamento è in calendario venerdì 27 gennaio (alle 18.15) presso la Biblioteca cantonale di Locarno. Al suo centro c’è la presentazione del libro curato da Renato Simoni e pubblicato dalla Fondazione Pellegrini Canevascini, che si occupa della storia sociale della Svizzera italiana, ‘Guido e Margherita Tedaldi. Lettere tra un volontario della guerra di Spagna rifugiatosi in Unione Sovietica e la moglie operaia a Tenero (1937-1947)’.
Il lavoro attorno al carteggio fra marito e moglie è stato approfondito e presenta un centinaio di lettere e altri documenti che raccontano dieci anni in cui il volontario nella Guerra civile spagnola è lontano da casa. Fra i punti d’interesse della pubblicazione, anche lo spazio che viene dato alla famiglia, spesso relegata in secondo piano. La vicenda di Margherita e Guido (1909-1990) si inserisce nel contesto dell’attiva solidarietà antifascista che coinvolse circa 40mila combattenti (dal Ticino, furono all’incirca ottanta), per lo più confluenti nelle Brigate internazionali durante la Guerra civile spagnola (1936-1939).
Durante l’incontro di venerdì interverranno il curatore Renato Simoni, che è storico e docente, nonché membro della Fondazione Pellegrini Canevascini studioso della Guerra di Spagna; Marco Marcacci, storico, ricercatore e membro della Fondazione e il giornalista Giò Rezzonico.