Culture

Premio Lilly Ronchetti 2021 dell’A*dS attribuito a Silvia Härri

La vincitrice di quest’anno è la scrittrice ginevrina, premiata per il suo progetto di raccolta di poesie ‘Dérive’

Silvia Härri
16 dicembre 2021
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Per la settima volta, l’Associazione Autrici e autori della Svizzera A*dS consegna il Premio Lilly Ronchetti. La vincitrice di quest’anno è la scrittrice ginevrina Silvia Härri, premiata per il suo progetto di raccolta di poesie ‘Dérive’. Härri è la settima vincitrice del premio dopo Isabella Huser, Ulrike Ulrich, Viola Rohner, Thomas Sandoz, Isabelle Sbrissa e Beate Rothmaier. La giuria, composta da Nathalie Garbely, Lukas Gloor, Barbara Villiger Heilig, Manuela Waeber e Carmen Werner, è rimasta colpita dal “coraggioso impegno della vincitrice nell’affrontare il tema della memoria in modo così sfaccettato e sorprendente”, elogia “la scelta di un linguaggio fortemente visivo, ma anche essenziale e concreto”. Nella sua raccolta di poesie ‘Dérive’, l’autrice intende esplorare i temi della memoria individuale e collettiva, contrapponendoli e dando così forma a un sottile dialogo.

Silvia Härri (1975) vive a Ginevra e si divide tra insegnamento e scrittura. Ha pubblicato diverse raccolte di poesie – ‘Balbutier l’absence’ (Samizdat, 2010); ‘Mention fragile’ (Samizdat, 2013, Prix des écrivains genevois); ‘Extravagances’ (Empreintes, 2015) e diverse opere di prosa, tutte pubblicate da Editions Bernard Campiche – ‘Loin de soi’ (2013, Prix Georges Nicole); ‘Nouaison’ (2015, Prix Alpes Jura); ‘Je suis mort un soir d’été’ (2016, Prix de la Rts, Prix de la Ville de Lausanne, Prix Lettres Frontières), ‘Journal de l’oubli’, 2020). È anche autrice di libri per ragazzi pubblicati da Notari (Tu grimpes drôlement bien aux arbres, 2015 e Je préfère les coccinelles, in uscita nell’autunno 2021).

Grazie al lascito della poetessa di Winterthur Lilly Ronchetti, il premio viene assegnato ogni due anni sin dal 2009 ad autrici e autori che abbiano compiuto 40 anni. Il premio è dotato di un soggiorno studio di un mese a Parigi e di un’indennità di tremila franchi.