Apertura riservata a Sergej Roić. Renato Martinoni e la storia di Emilio, ragazzino 'difficile'. Mario Vicari sulla lingua di un contadino malcantonese
È disponibile il nuovo fascicolo della rivista di cultura luganese ’Il Cantonetto’, diretta dallo storico Carlo Agliati. Le tematiche del numero illustrato che chiude l’annata 2020 attraversano arte, lingua e dialetto, letteratura e teatro, storia dell’imprenditoria al tempo dell’emigrazione. Visti i tempi, l’apertura è riservata a una riflessione dello scrittore Sergej Roić sulla nostra società al tempo della pandemia, accompagnata da immagini dal fotografo Massimo Pacciorini-Job scattate a Bellinzona nei giorni del lockdown della scorsa primavera e dipinte del pittore luganese Renzo Ferrari, che in quei giorni ha elaborato una sorta di ’diario per immagini’. Tra i numerosi contributi , la ricostruzione di Renato Martinoni della vicenda di un ragazzino dodicenne “difficile” di Minusio, Emilio, che posto agli arresti a pane e acqua per aver tentato di incendiare un pollaio, nell’anno 1900 è finito negli archivi del celebre criminologo e antropologo di Torino Cesare Lombroso, da dove è riemerso oggigiorno con la qualifica di ’criminale’ e ’omicida’. Nel nuovo fascicolo, anche un testo di Mario Vicari dedicato alla lingua – tra dialetto e italiano – di un contadino malcantonese dell’Ottocento.