Un fondo di oltre seicentomila volumi che coprono differenti fasce d'età e un totale di dodici lingue. Ne parliamo con la direttrice Franziska Baetcke
La storia di una realtà legata alla parola è oggi raccontata per immagini in occasione del suo centenario. Bibliomedia, al momento della sua fondazione ‘Biblioteca per tutti’, e ancora oggi la definizione è valida, ha festeggiato cent’anni lo scorso 6 maggio. Un secolo dalla sua costituzione, cent’anni di accesso alla lettura che l’hanno portata a sostenere, oggi, circa seicento biblioteche di lettura pubblica, duecento biblioteche scolastiche e diecimila insegnanti. I primi passi mossi grazie ai 30mila libri provenienti dalla Biblioteca del soldato gestita dall’esercito svizzero durante la prima guerra mondiale, per un’impostazione al maschile mutata nel 1928 con l’assunzione delle prime due donne e la reggenza tutta al femminile di Suzanne Guex, responsabile della sede di Losanna nel 1938.
I circa 610mila libri di Bibliomedia, un fondo costantemente aggiornato e che tocca aree di interesse delle differenti fasce d’età della popolazione, coprono un totale di dodici lingue, ben al di là di quelle nazionali; il progetto ‘Willkommen! Ihre Bibliothek’, sviluppato quattro anni fa, è rivolto ai rifugiati, con la messa a disposizione di libri utili all’apprendimento del tedesco, del francese e dell’italiano. Del significato storico, della sfida rappresentata dalla digitalizzazione, dell’emergenza Covid che di Bibliomedia ha ridimensionato i festeggiamenti ma non l’impegno della sede centrale di Soletta e delle tre altre sedi regionali (Losanna, Biasca e ancora Soletta), abbiamo parlato con la direttrice.
Franziska Baetcke, direttrice di Bibliomedia (www.bibliomedia.ch)
Franziska Baetcke, qual’è l’importanza di Bibliomedia a un secolo dalla sua nascita?
Bibliomedia esiste da 100 anni; un lungo periodo durante il quale la fondazione ha saputo continuamente reinventarsi. Molte cose sono cambiate ma, con nostra grande soddisfazione, l’efficace sostegno che Bibliomedia offre a supporto del lavoro di insegnanti e bibliotecari in tutta la Svizzera, è rimasto immutato nel tempo. Bibliomedia, oggi, è più importante che mai in quanto in quest’era digitale niente può funzionare senza la lettura. La promozione della lettura è una preoccupazione sociale di grande attualità. L’obiettivo è di dare la possibilità al maggior numero possibile di persone in Svizzera di condurre una vita in piena autonomia, sia nel campo lavorativo che personale. La formazione continua e l’apprendimento costante nel corso di un’intera vita sono concetti chiave per una società volta alla conoscenza. Per essere partecipi di questa società saper leggere con competenza risulta basilare.
Ci sono progetti, iniziative particolari per questo centenario?
In primavera avevamo previsto una grande festa con molti invitati ma, a causa dell’attuale emergenza sanitaria, anche noi, come molti altri, abbiamo dovuto annullare questo progetto. Il virus, però, non ci impedirà di raccontare la nostra storia! Prendendo come modello l’alfabeto, abbiamo suddiviso i 100 anni della nostra storia in 26 episodi trasposti in un breve filmato d’animazione che si può trovare su www.bibliomedia.ch. Dai primi passi, con il nome di Biblioteca per tutti - nata dalla biblioteca del soldato - fino agli attualissimi Makerspace Toolbox. L’alfabeto esiste anche in forma di manifesto. L’immagine simbolo è caratterizzata da un mulo che, in tempi remoti, veniva usato per consegnare alle biblioteche più discoste i nostri libri. Inoltre, Bibliomedia, festeggia il suo anniversario con i propri utenti. Grazie ad un legato abbiamo potuto lanciare un concorso per la creazione di progetti innovativi nelle biblioteche di lettura pubblica. A fine aprile abbiamo ricevuto 27 idee da tutte le regioni svizzere. La giuria le sta esaminando e siamo curiosi di capire quali progetti potremo sostenere.
Bibliomedia e l’urgenza Covid-19: cos’è cambiato e come?
Durante il periodo di chiusura totale delle attività, la richiesta di libri in formato numerico è notevolmente accresciuta. Bibliomedia gestisce la piattaforma e-bibliomedia con libri in francese e inglese. Le cifre di prestito per questo servizio sono fortemente aumentate, come pure il numero delle biblioteche aderenti.
La sua esperienza personale quale direttrice di Bibliomedia? Sentimenti, riflessioni, auspici…
Bibliomedia è un’invenzione straordinaria e, in senso positivo, tipicamente svizzera! Sviluppa i suoi servizi in collaborazione con i suoi utenti, risponde alle diverse esigenze delle regioni linguistiche ed è molto apprezzata per il prestito dei suoi fondi alle biblioteche e alle scuole di tutto il paese. Amo il modo in cui la fondazione realizza e propone con continuità nuovi progetti e servizi offrendo alle biblioteche di lettura pubblica un sostegno fondamentale per renderle sempre più attrattive agli occhi degli utenti. Bibliomedia le incita ad adattarsi al costante mutamento dei tempi e ai nuovi bisogni.
100 anni Bibliomedia a-z_IT from Bibliomedia on Vimeo.