Nello spazio espositivo della Fondazione Marguerite Arp, si apre domenica 31 marzo una mostra incentrata sull'amicizia e la collaborazione tra i tre
Jean Arp (1886-1966), Sophie Taeuber-Arp (1889-1943) e Max Bill (1908-1994), tre figure centrali dell’avanguardia artistica europea, si incontrano nello spazio espositivo della Fondazione Marguerite Arp a Locarno-Solduno per l'inizio della stagione espositiva. Da domenica 31 marzo, fino al 3 novembre di quest'anno, sculture, rilievi, dipinti e opere su carta – alcune mai esposte al pubblico – della Fondazione Arp e della collezione di Chantal e Jakob Bill. Completano il percorso espositivo portfolio, libri
d’artista e altre rarità conservate negli archivi e nella biblioteca della Fondazione.
La storia raccontata da ‘Arp, Taeuber-Arp, Bill - Alleanze’, questo il titolo della mostra, si colloca negli anni Trenta del Novecento, dal cui fermento nascono gruppi e associazioni di artisti aventi come scopo comune la difesa e la promozione dell'arte figurativa. Sedi di questo fermento sono dapprima Parigi, che dà i natali a gruppi come Cercle et Carré e Abstraction-Création, battaglie in favore dell'arte figurativa che si estendono in Svizzera, attraverso le mostre comuni e i portfolio editi dall'Allianz-Verlag, casa editrice diretta da Max Bill, attivo nella promozione di artiste e artisti appartenenti all’associazione soprattutto attraverso la pubblicazione di libri d’artista e portfolio: 5 constructionen + 5 compositionen e 10 original-lithos, entrambi del 1941, sono visibili in mostra.
L'esposizione tocca anche il ruolo ricoperto dalla rivista Plastique Plastic, che tra il 1937 e il 1939 pubblica cinque numeri, in gran parte con l’imprinting di Sophie Taeuber-Arp. Se l'inizio della Seconda guerra mondiale ferma l'attività di Plastique Plastic, Taeuber-Arp progetta un sesto numero e nel 1942 e vuole rivitalizzare la rivista e pubblicarla in Svizzera insieme a Max Bill. Anche dopo la sua tragica scomparsa nel 1943, dell'intento si fanno carico Arp e Bill: quel sesto numero rimarrà un progetto non realizzato, di cui si rende conto per la prima volta nella mostra e nel volume che la accompagna, curato da Jakob Bill, Stefanie Gschwend e Simona Martinoli, con contributi di Jakob Bill, Isabelle Ewig e Walburga Krupp e un’introduzione di Stefanie Gschwend e Simona Martinoli (edito da Scheidegger & Spiess, Zurigo, in tedesco; versione in italiano in coedizione con Casagrande, Bellinzona).
‘Arp, Taeuber-Arp, Bill - Alleanze’, concepita dalla Fondazione Marguerite Arp, è spalmata su due sedi: la Fondazione stessa, a Locarno-Solduno, e il Kunstmuseum Appenzell (dal 5 maggio al 5
ottobre 2024, co-curata da Stefanie Gschwend), museo oggetto di ulteriore ‘alleanza’, quella che vuole preservare la memoria di Jean Arp.