mostra

Forza primordiale, entità artificiale: la natura secondo Wydler

‘Nature IN Transit’ titola la personale dell'artista concettuale che lavora fra Zurigo e Intragna, visitabile da domani al 1° ottobre 2023

L’installazione ambientale Artifice in Nature / Nature in Artifice
(© Teres Wydler)
14 luglio 2023
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Fin dagli anni Ottanta, Teres Wydler, di formazione estetico-scientifica concettuale, ispirata da artisti americani della Land Art e della Conceptual Art quali Robert Smithson, Walter De Maria e Michael Heizer, ha individuato nella natura il suo campo d’indagine privilegiato, o meglio nel contrasto tra la natura come forza primordiale, che sfugge al controllo dell’uomo, e la natura sempre più artificiale e ibrida, che costituisce il paesaggio addomesticato nel quale si svolge la nostra quotidianità. Il suo lavoro si focalizza dunque sull’indagine dei mutamenti che contraddistinguono la concezione della natura nell’era della tecnologia.
‘Nature IN Transit’ è una mostra site specific multimediale – installazioni, video-installazioni, processi e collage – che si articola in modo processuale attraverso cinque ambienti esemplari ed è allestita al Museo comunale d'arte moderna di Ascona, fruibile dal 15 luglio al 1° ottobre prossimo.

Il percorso espositivo della personale dell'artista concettuale (curata dalla direttrice Mara Folini) si apre con un’enigmatica installazione a parete, dal titolo Rosas (1987-2023), di natura cognitiva, con 30 rose essiccate fissate al muro con nastro adesivo nero, che disegna un piano cartesiano, e continua con l’installazione ambientale Artifice in Nature / Nature in Artifice (2002/23) che prende la forma di una casa ricoperta da un prato verde, immersa all’interno di frammenti di specchi traslucidi e riflettenti, dove artificio e natura sembrano vivere una osmosi perfetta.

Nel terzo ambiente, la mostra prosegue con De Cultura del 1992, dove l’artista rende partecipi i visitatori di un processo di fotosintesi clorofilliana che la stessa ha sperimentato seminando direttamente dei semi sul supporto della carta e lasciandoli liberi di fare il loro corso bio-chimico-energetico. Contemporaneamente, Teres Wydler ha aggiunto a questo processo delle gocce di colore artificiale che “magicamente” si sono amalgamate con il tutto, restituendo visivamente un paesaggio organico dai mille colori. Nella medesima sala si trova inoltre l’installazione Controlled Versus Uncontrolled Nature (2013), che mostra una Natura (una radice essiccata di bambù) letteralmente inscatolata nel suo packaging di un verde traslucido, evidenziando il controllo della natura attraverso la tecnica.

Il quarto ambiente è costituito dall’installazione Nat. Hist. del 2023, che propone un reportage fotografico di animali imbalsamati dell’American Museum of Natural History New York, posti nel loro ambiente naturale ricostruito, e che Teres Wydler ha rielaborato, aggiungendo su ogni scatto un’area bianca, che segna la distanza tra un’esperienza viva affettiva-empatica e quella puramente oggettiva e razionale, quanto persuasiva e manipolatoria.

La mostra si chiude con l’ultimo ambiente dove spicca un ammasso di alghe verdi-blu, dalle infinite sfumature di colori. Si tratta dell’installazione video Aeons of Accumulations… del 2018, il cui titolo richiama il tempo in cui la terra si è originata. L’Eone è infatti un’unità geocronologica utilizzata in geologia, che corrisponde a 500 milioni di anni; in particolare il Proterozoico, periodo che va da 2’500 a 545 milioni di anni fa, quando grazie a processi bio-chimici di accumulazione e sintesi si è originato il processo della fotosintesi clorofilliana, generando le prime forme di vita vegetale, ovvero le alghe, così indispensabili per la sopravvivenza nell’offrire l’ossigeno di cui la natura e i suoi esseri viventi hanno bisogno e di cui, oggi più che mai, è dovere averne cura.

Informazioni: www.museoascona.ch