Letteratura

Brigitte Giraud vince il Prix Goncourt 2022

Fra i riconoscimenti più ambiti al mondo, la scrittrice francese si aggiudica il pirmo posto con ‘Vivre vite’, un omaggio al marito morto vent’anni fa

Premiata al ristorante Drouant
(Keystone)

Non ce l’ha fatta di un soffio. Lo scrittore svizzero-italiano Giuliano Da Empoli è stato battuto di pochissimo dalla scrittrice francese, Brigitte Giraud, nella finalissima del Prix Goncourt, il grande premio letterario francese equivalente del Premio Strega tra i riconoscimenti più ambiti al mondo.

Giraud è stata consacrata per il suo ultimo romanzo, ‘Vivre vite’, pubblicato da Flammarion, omaggio della scrittrice al marito morto in un incidente in moto oltre venti anni fa, nella finalissima contro ‘Il Mago del Cremlino’ di Da Empoli.

Dalla fondazione del Prix Goncourt, 120 anni fa, Giraud è la tredicesima scrittrice donna ad aggiudicarselo, dopo la franco-marocchina Leila Slimani, nel 2016, per il best-seller ‘Chanson Douce’ (Ninna Nanna nella traduzione italiana).

"Non è in quanto donna che ricevo questo premio, ma in quanto persona che da anni lavora la letteratura", ha dichiarato la scrittrice, visibilmente emozionata, nel corso della tradizionale cerimonia al ristorante Drouant, nel cuore di Parigi.

Poco prima, il presidente dell’Académie Goncourt, Didier Decoin, aveva annunciato che avrebbe votato per lei, assicurandole così la vittoria al fotofinish su Da Empoli, per cinque voti contro cinque (nella giuria del Goncourt, il voto del presidente vale doppio), al quattordicesimo scrutinio.

Decoin ha preferito il suo romanzo a quello dello scrittore italo-svizzero, che ritiene comunque un "libro eccellente" ma "più immediato, in presa diretta con l’attualità, meno romanzesco". In Francia, la prima opera letteraria di Giuliano Da Empoli, 49 anni, ex consigliere politico di Matteo Renzi nonché docente di politica comparata a Sciences Po, è già un successo di critica e di pubblico.

Pubblicato in Francia per Gallimard, in Italia per Mondadori, ‘Il Mago del Cremlino’ ha ottenuto, tra l’altro, i favori dei giornalisti specializzati del giornale Livres Hebdo oltre che il premio dell’Académie française.

Gli altri finalisti in lizza per il Goncourt erano quest’anno la scrittrice haitiana Makenzy Orcel (‘Une somme humaine’) e Cloé Korman (‘Les presque soeurs’). Il Prix Renaudot, attribuito come da tradizione insieme al Goncourt, è invece andato a Simon Liberati per ‘Performance’. Lo scorso anno, il Prix Goncourt era andato al senegalese Mohamed Mbougar Sarr.

Francese di origini algerine, nata nel 1966 a Sidi Bel Abbès, Giraud ha già pubblicato diversi romanzi anche se è ancora poco conosciuta dal grande pubblico. Tanti i mestieri svolti nella sua vita, dagli studi in lingue (inglese, tedesco, arabo), alla traduzione, al giornalismo, fino a una breve esperienza in campo industriale e la carriera letteraria giunta oggi all’apice del Goncourt.

La scrittrice incassa un assegno simbolico di 10 euro, ma quello che conta è l’impatto senza pari del premio sulle vendite, almeno nel mondo francofono, alla vigilia delle feste di fine anno.