L'Archivio, fondato per volere della stessa artista nel 2013, comunica il decesso: "Continueremo nell'opera di promozione e protezione del suo sessantennale lavoro
"Buon viaggio, Nanda": con queste parole l'archivio Nanda Vigo comunica la scomparsa della designer della luce, come veniva chiamata, avvenuta ieri, dopo un breve ricovero. L'Archivio, fondato per volere della stessa artista nel 2013, "continuerà con ancor più convinzione e slancio nell'opera di promozione e di protezione del suo sessantennale lavoro, che già negli ultimi anni aveva dato visibilità alla sua vivace carriera, con mostre importanti quali - solo per citarne alcune recenti - ITALIAN ZERO & avantgarde 60's al MAMM Museum di Mosca nel 2011".
"Ripercorrere le tappe del suo lavoro, dal 1959 a oggi, come rammentare la sua presenza nel mondo artistico e del design milanese, sarebbe troppo lungo: ci limitiamo - spiegano dall'archivio - a ricordare i tratti personali del suo carattere, così brusco e deciso, da combattente, che chi l'ha incontrata ha sicuramente percepito, e che i suoi amici ben conoscevano. Era lo specchio di convinzioni radicali sull'arte, il design, l'architettura, che Nanda ha contribuito a creare e a consolidare con le sue opere, e con la coerenza a volte scomoda delle sue idee, manifestate senza paura e senza ipocrisia sia negli anni di festosa rivoluzione dell'arte, che nei periodi di riflusso. Spirito intransigente, artista indipendente, ha sempre scelto la sua vita". Le esequie, che avverranno in forma privata, saranno seguite non appena possibile da una commemorazione pubblica, come desiderato dall'artista.