Preventivo 2025: una proposta di emendamento, due firme. Contro uno dei correttivi prospettati dalla maggioranza commissionale
Un emendamento, due firme. Quella del socialista Danilo Forini e quella del centrista Fiorenzo Dadò. Entrambi i deputati proporranno al plenum del Gran Consiglio la cancellazione del controverso taglio di due milioni di franchi per la pedagogia speciale, uno dei correttivi prospettati dalla maggioranza della commissione della Gestione al Preventivo 2025 del Cantone. Preventivo che settimana prossima sarà al vaglio del parlamento. Sui banchi tre rapporti. Due dei quali di minoranza (uno di Ps e Verdi, l’altro dell’Udc), che bocciano i conti.
Nel documento della maggioranza commissionale, redatto dal presidente della Gestione Bixio Caprara (Plr), si evidenzia fra l’altro che “la voce pedagogia speciale presenta una progressione continua: dai 16 milioni di franchi del 2015 si è passati ai 41,8 del 2023, con un tasso di aumento annuo medio del 12,7%. Per il 2025 si prevede un ulteriore aumento del 6,2%”. Da qui la proposta di ridurre di 2 milioni “l’aumento della spesa per la pedagogia speciale”. Una misura che «sembra buttata là: non c’è stata un’analisi a giustificazione di questo taglio lineare», aveva dichiarato nei giorni scorsi Forini alla ‘Regione’, ventilando l’inoltro di un emendamento a nome del gruppo socialista «per abrogare» la misura di risparmio sulle prestazioni legate alla pedagogia speciale. L’emendamento verrà presentato, ma in calce non ci sarà solo la firma di Forini.
Afferma Dadò, da noi interpellato: «Non si può tagliare tanto per tagliare in un settore, quello della pedagogia speciale, che si occupa di problematiche molto delicate e a cui proprio per questo occorre prestare la massima attenzione. Sono anche disposto a entrare nel merito, ma voglio prima un’analisi seria, a trecentosessanta gradi e indipendente per capire esattamente le ragioni dell’incremento, non indifferente, va riconosciuto, della spesa registrato nella pedagogia speciale e per valutare se il modello oggi utilizzato in quest’ambito sia ancora efficace o meno». Aggiunge il granconsigliere e presidente del Centro, che ha firmato con riserva il rapporto di maggioranza: «Ribadisco però di essere contrario a fare tagli tanto per farli oltretutto in un settore sensibile quale è appunto la pedagogia speciale».
La spesa è aumentata, osserva Forini, «perché è anche aumentato il numero di bambini nelle scuole speciali e questo alla luce di bisogni valutati e riconosciuti. Un intervento tempestivo nell’accompagnamento sul piano didattico di ragazzi e ragazze che necessitano di educazione speciale è fondamentale per poter sviluppare in maniera efficace le loro competenze. La tesi secondo cui l’offerta genera la domanda non sta in piedi in questo ambito, in quanto le misure di pedagogia speciale sono definite, in collaborazione fra di loro, da insegnanti, pediatri, terapisti e famiglia. Ciò che le famiglie chiedono è che ai loro figli con disabilità siano assicurate delle opportunità di apprendimento affinché una volta adulti possano essere il più indipendenti possibile».
Nel frattempo l’appello online lanciato di recente da numerose associazioni (Conferenza cantonale dei genitori, Atgabbes, Pro Juventute, Pro Infirmis, Cemea, Sisa...), con il sostegno del Ps, contro i risparmi a Preventivo sulla scuola decisi dal Consiglio di Stato e il taglio di due milioni proposto dalla maggioranza della commissione parlamentare della Gestione per la pedagogia speciale ha superato le ottomila sottoscrizioni. «L’obiettivo è di arrivare ad almeno diecimila adesioni entro lunedì prossimo, quando consegneremo la petizione al cancelliere dello Stato e ai servizi del Gran Consiglio», indica Forini, che a livello professionale è direttore di Pro Infirmis Ticino e Moesano. “Questa straordinaria partecipazione evidenzia un dato chiaro: moltissimi cittadini e cittadine vogliono un sistema scolastico inclusivo, che offra supporto a chi ne ha più bisogno e garantisca pari opportunità per tutti – scrive il Partito socialista –. La pedagogia speciale non è un lusso, ma una componente essenziale di una scuola equa e moderna, capace di rispondere alle esigenze di ogni bambino, bambina e adolescente”. Ieri la Rete per la difesa delle pensioni, ErreDiPi, ha consegnato al cancelliere dello Stato oltre 3’900 firme raccolte dalla propria petizione anti-tagli. Il sindacato Vpod, “in collaborazione con l’Ocst”, organizza a sua volta per lunedì 9 alle 17.30 a Bellinzona “un presidio di protesta davanti al parlamento” contro i tagli sulla scuola. La Vpod docenti, riferisce in un comunicato, “dà il proprio appoggio alle azioni in atto contro i tagli, in particolare alla petizione contro il taglio dei sussidi ai Comuni per i docenti di musica ed educazione fisica, alla petizione contro il taglio alla pedagogia speciale e alle azioni di protesta che saranno decise dai collegi docenti il 20 dicembre”.