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Aumentano i fallimenti aziendali, meno in Ticino

I fallimenti aziendali aumentano ulteriormente in Svizzera: lo indicano i dati pubblicati ieri dalla società di informazioni economiche Dun & Bradstreet (D&B).

Nei primi nove mesi dell’anno le ditte che hanno dovuto chiudere per insolvenza sono state 4’475 a livello elvetico, il 16% in più dello stesso periodo del 2023. Il dato riassume peraltro una realtà regionale variegata: tenendo conto solo dei cantoni con numeri di una certa consistenza, spiccano per esempio il +43% dei Grigioni (a 70 casi), il 37% di Neuchâtel e il +33% di Ginevra. Il principale polo economico elvetico, Zurigo (+17%), mostra una progressione lievemente più marcata della media, mentre in Ticino l’incremento è minore (+8% a 271 casi).

Ai fallimenti per incapacità a far fronte ai pagamenti vanno poi aggiunti quelli per lacune nell’organizzazione (articolo 731b del Codice delle obbligazioni): il numero complessivo sale così a 6’430 a livello svizzero (+12% rispetto al periodo gennaio-settembre 2023), a 441 in Ticino (+7%) e a 98 nei Grigioni (+44%).

Se diverse aziende devono abbassare le saracinesche, non poche al contrario aprono i battenti: le nuove iscrizioni al registro di commercio nella Confederazione sono state 39’162 nel periodo in esame, valore in progressione del 2% su base annua. Il Ticino (+1% a 1’712) si muove sostanzialmente in linea con il resto del Paese, mentre i Grigioni (-1% a 881) mostrano un minore dinamismo. ATS