La manifestazione promossa dai sindacati si è svolta a Bellinzona. Molta protesta e molti slogan. Galbiati (Erredipi): ‘È il punto di partenza’
Tra 500 e 600 persone hanno manifestato in serata a Bellinzona davanti al governo per protestare contro il Preventivo 2025 e i tagli nel sociale e nella scuola. Il corteo, promosso da Vpod, Ocst, Unia e Erredipi, si è concluso con i discorsi dove, a prendere la parola per prima, è stata la sindacalista cristiano sociale Davina Fitas: «Il Ticino non può diventare il Far West che alcuni vogliono: un posto dove solo i forti sopravvivono, dove si taglia, si risparmia e si dimentica la dignità umana. Non lo permetteremo! Il nostro messaggio è chiaro: difenderemo il nostro servizio pubblico con tutte le nostre forze. Questo governo deve ascoltarci! Il governo, ancora una volta, pensa più ai numeri che alle persone, e ha deciso di tagliare senza una vera prospettiva per il futuro! Ma noi siamo qui per dire basta! I tagli colpiscono i settori più vitali per la nostra comunità. Stanno raschiando il fondo del barile, stanno prendendo dalle riserve di chi si prende cura dei nostri anziani, dei nostri malati, dei nostri bambini. Stanno rubando il futuro del nostro cantone».
A ruota per la Vpod Fausto Calabretta: «Vergogna alla politica miope che impoverisce la gente! Vergogna a chi taglia sulla compensazione del carovita! Vogliamo lottare per la tutela della qualità del servizio pubblico, per la qualità della formazione, per la qualità delle cure e per una buona presa a carico delle persone in difficoltà e fragili. Potrei fare decine di esempi dalla scuola al settore sociale, dalla psichiatria ai servizi amministrativi. Mi limito a ricordare quel reparto ospedaliero dove prima lavoravano in tre e ora sono in due: logicamente con carichi di lavoro disumani. Tante lavoratrici e lavoratori del settore sociosanitario e pubblico sono stressati, delusi, mortificati e si sentono abbandonati dai politici!».
Per Unia, sindacato del settore privato, Giangiorgio Gargantini tuona contro la mancata concessione del carovita l'anno scorso e dello 0,5% in questo Preventivo: «Quello che fa lo Stato viene poi imitato dal privato, e la cosa ci preoccupa moltissimo».
All'inizio della sfilata per Bellinzona, Paolo Galbiati per Erredipi ha incitato a non pensare finita la protesta oggi, «al contrario: deve essere il punto di partenza per continuare la nostra mobilitazione, essere in grado di dare continuità alla nostra azione e, soprattutto, portare la mobilitazione sui luoghi di lavoro, durante il tempo di lavoro».