L'Istituto cantonale: il risultato d'esercizio scende del 16%, ma resta il doppio rispetto al 2022. ‘L'anno scorso irripetibile, serie storica positiva’
È un leggero arretramento, ma semplicemente perché il confronto con un "irripetibile" 2023 non poteva dare esito diverso. E comunque c'è molta soddisfazione. Il primo semestre 2024 del gruppo BancaStato "è positivo, considerando l'evoluzione storica dei risultati finanziari", spiega l'istituto bancario cantonale pubblicando i dati. Il risultato d'esercizio "cala del 16% e raggiunge gli 85,7 milioni di franchi, attestandosi pur sempre al doppio del 2022". In più, "l'Istituto rinforza la propria solidità con un'attribuzione di 20 milioni alle riserve per rischi bancari generali; l'utile semestrale oltrepassa i 61,1 milioni (-31,2%). Crescono i crediti ipotecari (+1,7% a 12 miliardi)". Ad aumentare sono anche i patrimoni, che "raggiungono i 22,7 miliardi crescendo di un miliardo di franchi".
Il bilancio del primo semestre 2024 è positivo anche per Axion Swiss Bank Sa, il cui presidente della Direzione generale Marco Tini commenta come "i patrimoni amministrati in aumento testimoniano la sempre crescente fiducia della clientela nei nostri confronti. Estendendo lo sguardo alla fine dell'anno riteniamo che anche quest'anno potremo conseguire risultati che andranno concretamente a beneficio del Gruppo BancaStato e dunque di tutti i ticinesi".
Fabrizio Cieslakiewicz, presidente della Direzione generale di BancaStato, dopo aver detto più volte l'anno scorso che i successi del 2023 sarebbero stati “irripetibili”, nel primo semestre del 2024 registrate infatti un calo sia per quanto riguarda il risultato d'esercizio, sia per l'utile. A cosa si deve questo risultato, che comunque resta parecchio migliore rispetto a quelli conseguiti nel 2022?
Non posso che nutrire grande soddisfazione per i risultati del primo semestre 2024. Sono in linea con quanto ci attendevamo e, nonostante, come lei ben dice, si debbano giocoforza confrontare con quelli difficilmente ripetibili del 2023, tali risultati mostrano bene la crescita storica evidenziata dalla Banca nel corso degli ultimi anni. Analizzando il conto economico si evince che i ricavi netti sono diminuiti del 2,8% rispetto al 2023; tuttavia, essi risultano in crescita del 53% se confrontati al primo semestre 2022. Tale voce di ricavo è principalmente determinata dal risultato da operazioni su interessi, che segna sì un calo del 5,1% in confronto al 2023 ma si rivela in crescita del 62,6% rispetto al 2022; dal canto loro il risultato da operazione su commissione e da prestazione di servizio e il risultato da attività di negoziazione mostrano aumenti dell’1,4% e dell’8,5% rispetto al 2023 e dello 0,6% e del 21,7% nei confronti del 2022. Veniamo al risultato d’esercizio, in diminuzione del 16%, ma che per l’appunto denota una crescita del 99,4% se paragonato al 2022. L’utile semestrale raggiunge infine i 61,2 milioni di franchi, ovvero il 31,2% in meno del 2023 ma il 78,8% in più del 2022. Vi è da dire che quest’anno abbiamo deciso di destinare 20 milioni alle riserve per rischi bancari generali, un’attribuzione maggiore rispetto agli 8 milioni dell’anno scorso, il che ha inciso maggiormente sul risultato semestrale.
Dalla sua risposta non sembrate considerarlo un possibile campanello d'allarme, quindi.
Come dicevamo prima, i risultati del primo semestre 2024 devono confrontarsi con gli eccezionali risultati del 2023 ma si rivelano pur sempre i secondi migliori risultati storicamente mai ottenuti. Grazie alla crescita dei volumi e alla nostra accorta strategia di rifinanziamento abbiamo potuto mantenere un alto livello dei ricavi da operazioni su interessi nonostante l’allentamento della politica monetaria della Banca nazionale svizzera abbia necessariamente gravato sui nostri margini commerciali. Per il futuro sarà importante continuare sulla strada tracciata, con particolare attenzione all’efficienza operativa.
A crescere, invece, sono i crediti ipotecari. Come interpreta questo dato?
La nostra è senza dubbio un’interpretazione positiva. Reputiamo che la crescita del primo semestre sia senz’altro buona. Anche questo indicatore si inserisce in linea di continuità con i risultati ottenuti in passato, a testimonianza dell’ottimo posizionamento di mercato del Gruppo BancaStato. È un dato che indica che “fare casa” per sé e per i propri cari è un obiettivo che continua a stare a cuore ai ticinesi, anche se questo naturalmente implica sottostare a chiari parametri finanziari e dar fondo ai risparmi di tutta una vita. Sapere che la clientela ci sceglie per affiancarla per un simile importante passo ci sprona e ci motiva.
Avete già qualche segnale di come chiuderete il 2024? Quali sono le principali sfide che si profilano per la Banca cantonale tra la fine di quest'anno e l'inizio del prossimo?
Siamo ottimisti che, salvo fattori imprevisti, il Gruppo BancaStato conseguirà a fine 2024 buoni risultati. Saranno ovviamente inferiori a quelli del 2023, ma saranno pur sempre storicamente in crescita. Quanto alle sfide, oltre alla consueta e intensa operatività e oltre alle tematiche di più largo respiro come ad esempio il continuo processo di digitalizzazione, attualmente il Gruppo sta continuando le attività tese a rafforzare la sua struttura dal punto di vista organizzativo e gestionale. La nostra intenzione è infatti quella di proseguire a crescere e a raggiungere traguardi importanti garantendo tuttavia la necessaria qualità dei prodotti e del servizio complessivo, mantenendo comunque un’adeguata solidità. Focalizzandoci sui prossimi sei mesi potrei inoltre citare il fatto di continuare a gestire al meglio il bilancio, e questo siccome le attuali previsioni indicano ulteriori due tagli del tasso di riferimento da parte della Bns. Ciò inciderà ulteriormente sui nostri margini commerciali, ma vi è anche da dire che al contempo andrà a stimolare la domanda di beni immobiliari.