Bilaterale lunedì a Milano tra Regione Lombardia e Cantone Ticino che, dopo cinque anni, sono tornati a confrontarsi con le rispettive assemblee legislative. Un incontro per ribadire gli aspetti comuni di queste due terre. A dividerle solo una frontiera: da qui la necessità di incontrarsi per cercare soluzioni condivise. Il primo appuntamento bilaterale, svoltosi a Palazzo Lombardia alla presenza di due folte delegazioni, si colloca nello spirito collaborativo spesso manifestato. Ai lavori hanno preso parte il governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana, l’assessore regionale ai Rapporti con la Confederazione elvetica Massimo Sertori e il presidente del Gran Consiglio Michele Guerra. “Con gli amici del Cantone Ticino – ha sottolineato in conferenza stampa Fontana – abbiamo certamente un confine geografico che ci separa ma, allo stesso tempo, tantissime cose in comune. Nell’incontro abbiamo quindi approfondito questi aspetti che ci uniscono a partire dalla circolazione dei nostri tantissimi frontalieri per i quali stiamo cercando di potenziare le vie di accesso al Ticino. Una situazione certamente migliorata con i treni Tilo, ma che pensiamo di poter ulteriormente migliorare con altre infrastrutture che, partendo dalla Liguria, passano per la Lombardia e il Ticino unendo Mediterraneo e Nord Europa. Senza poi dimenticare anche il lavoro per la regionalizzazione della navigazione sui nostri laghi, e penso in particolare a Ceresio e Maggiore”. Nel corso dell’incontro, ha continuato il governatore lombardo, “abbiamo anche affrontato i temi della programmazione Interreg, entrata in una nuova fase, e che da tempo fa dialogare le popolazioni, le realtà associative ed economiche, al di qua e al di là delle Alpi. Proprio per questo vogliamo dare corpo e attuazione a collaborazioni e progetti sempre più sinergici tra Lombardia e Ticino per agevolare la crescita reciproca”. Ha a sua volta affermato Guerra: “Siamo vicini di casa e ognuno di noi tutela gli interessi dei propri cittadini, noi di quelli ticinesi, il presidente Fontana di quelli lombardi. Siamo tuttavia consapevoli che gli interessi dei ticinesi e dei lombardi spesso, molto spesso, coincidono. E, su questi temi, siamo chiamati a un lavoro comune. Penso in particolare ai temi della mobilità e alla programmazione Interreg, penso al comune impegno a completare AlpTransit. Non dimentichiamo il comune interesse a potenziare il servizio lacuale, oltre che per uso turistico, per farne anche un servizio per i frontalieri e il mondo economico”. M.M.