I deputati Galeazzi e Soldati interpellano il governo chiedendo di agire presso l'Istituto cantonale: ‘Serve una chiara e lungimirante azione di sostegno’
Per dare respiro alla popolazione della Lavizzara e della Valle Bavona colpite dal maltempo degli scorso giorni servono tutti gli aiuti del caso, certo. Ma serve anche “una chiara e lungimirante azione di sostegno finanziario agevolato sia ai Comuni colpiti che alla popolazione; ciò porterebbe più sicurezza e motivazione sia alle Amministrazioni locali che ai cittadini”. A esserne convinta è l'Udc, che con i deputati Tiziano Galeazzi e Roberta Soldati inoltra un'interpellanza al governo da un lato ribadendo che “i fondi per la ricostruzione messi a disposizione da privati, vari enti pubblici (Comuni e associazioni) e da molte aziende sono importanti”. Ma dall'altro, sottolineando che “tuttavia la solidarietà non potrà coprire tutti i costi”. E quindi, “i Comuni coinvolti avranno infatti bisogno di aiuti a fondo perso e magari in futuro anche di prestiti e linee di credito agevolate”. Per questo, Galeazzi e Soldati chiedono al Consiglio di Stato “se ha già in programma un piano di agevolazione con la propria Banca cantonale, in caso di richiesta ufficiale da parte degli Enti comunali”.
Nel concreto, le domande dei due granconsiglieri democentristi partono dal chiedere, appunto, se il governo abbia un piano di intervento finanziario mirato, quindi a fondo perso, “per la ricostruzione e la messa in sicurezza delle infrastrutture di competenza comunale, patriziale e dei consorzi”. Ma anche “per coprire la differenza tra l'eventuale costo effettivo e il risarcimento assicurativo per la ricostruzione e la messa in sicurezza delle infrastrutture e degli immobili di proprietà dei privati cittadini”.
Galeazzi e Soldati, inoltre, chiedono al Consiglio di Stato se esiste un piano d'intervento finanziario anche “per agevolare il pagamento dei mutui ipotecari dei privati cittadini che si vedranno classificare la loro abitazione in zona a rischio di pericoli naturali”. Ma se questo piano d'intervento non ci fosse? I due democentristi sono pronti a chiedere, si diceva, “un intervento diretto presso la Banca dello Stato del Cantone Ticino, per permettere di agevolare eventuali prestiti futuri sia agli enti di diritto pubblico che ai privati cittadini”. Infine viene chiesto se “sono previste delle agevolazioni che si potrebbero proporre o che vadano a toccare eventuali tassi agevolati e ridotti, dilazioni di rimborso negli anni e un rientro degli ammortamenti sul lungo periodo, per i debiti già esistenti dei Comuni toccati da questa catastrofe”.
Questo, in prospettiva. Nell'immediato, lo ricordiamo, BancaStato ha stanziato 200mila franchi a favore delle attività di ricostruzione nell'ambito della speciale raccolta fondi su www.progettiamo.ch.