Alessandro Speziali davanti al 'parlamentino’ liberale radicale ribadisce la volontà di ‘riformare il Ticino e continuare a essere costruttivi’
«Abbiamo confermato di essere decisamente, e di gran lunga, la prima forza del cantone a livello comunale». E il Plr ha dimostrato di essere «tonico, motivato vivo, attivo e che vuole andare avanti ed essere costruttivo». Ma anche combattivo contro «una sinistra che per entrate in crescita intende solo più tasse». In un comitato cantonale tutto dedicato ai temi in votazione il 9 giugno, riunitosi questa sera a Trevano, il presidente Alessandro Speziali non nasconde l’orgoglio per i risultati conseguiti dai liberali radicali alle Comunali del 14 aprile. «Ci siamo mossi nelle strade, nelle piazze, siamo usciti dalle classiche sale per incontrare i cittadini e tutto questo ha sicuramente avuto un effetto», continua Speziali. Anche perché «avevamo parecchi avvicendamenti da gestire, a Locarno ma non solo. Erano sfide tutt’altro che scontate, ma le abbiamo portate a casa tutte ed è senz’ombra di dubbio un grande incoraggiamento per il lavoro che fanno municipi, consigli comunali e sezioni. Questo è un dato importantissimo per un partito come il nostro che vuole continuare a rinnovarsi». Partendo da un tema carissimo a Speziali, quello «del contatto continuo con il territorio. Malgrado siamo un partito storico, a livello territoriale abbiamo ancora molte e nuove persone pronte a portare avanti la nostra fiaccola».
Detto delle Comunali, «sono stati mesi intensi anche a livello di politica cantonale e federale» rammenta Speziali. E l’attenzione è già rivolta a quello che sarà il Preventivo 2025. Che, più di qualcuno, si aspetta conterrà ben più tagli di quelli per il 2024 poi ridimensionato dal Gran Consiglio. Ebbene, confermando quanto già spiegato a ‘laRegione’ nell’intervista pubblicata nell’edizione di martedì 14 maggio, il presidente del Plr fa a pezzi l’ipotesi di prolungare di due anni il ‘Decreto Morisoli’ e ribadisce come «il Preventivo 2025 non dovrà essere un semplice documento contabile, ma l’espressione di una visione di Paese. Iniziando già adesso, a maggio, a ragionare su questo importante documento che ci permetterà di essere ancora più incisivi a livello di dibattito quando poi verrà presentato dal Consiglio di Stato». Cominciando dall’incontro che il gruppo parlamentare liberale radicale avrà la settimana prossima.
A margine del comitato, rispondendo a ‘laRegione’ se questa discussione parecchio anticipata sia dovuta al magro bottino portato a casa con il Preventivo 2024 – dove il gruppo parlamentare non è stato eufemisticamente brillantissimo –, Speziali replica che «come gruppo dobbiamo pensare al settore dei sussidi, al numero di uffici, all’efficacia di alcune politiche settoriale, al cumulo di lacci burocratici e dei loro costi... Senza dimenticare che c’è un aumento sano delle entrate: per la sinistra ci sono le tasse, per noi la crescita economica».
In più, «ci sono investimenti e strumenti che vanno sostenuti e, perché no, potenziati. Un Ticino col motore economico caldo – afferma ancora Speziali – genera una ricchezza che può redistribuire in termini di servizi». Spendere i soldi, insomma, si può e si deve. Ma – conclude Speziali – «preferisco spenderli per le moltissime Pmi, piuttosto che per gli istituti di credito a cui versiamo milioni di franchi per l’aumento del debito».
In mezzo a tante discussioni sulle riforme interne al partito, che toccheranno vari aspetti organizzativi, la prima è già stata ratificata: il segretario operativo Massimo Schira è stato nominato per acclamazione segretario cantonale. Schira, ringraziando il ‘parlamentino’, continua nel solco: «Il rapporto con il territorio e le sezioni dovrà essere sempre più stretto, e ci impegneremo ogni giorno per rinforzarlo».