Azione simbolica a Palazzo di giustizia a Lugano. Il collettivo T'aspetto fuori ha voluto denunciare ‘il malandazzo della giustizia nel nostro cantone’
Si è conclusa con la “consegna” di una sveglia alla Magistratura ticinese la protesta simbolica organizzata questo pomeriggio dal collettivo T'aspetto fuori. L'azione – alla quale hanno partecipato alcune decine di persone – ha voluto denunciare quello che per il collettivo è “il malandazzo e l'inefficacia della giustizia ticinese”.
Partito da piazza Riforma a Lugano, il gruppo si è diretto al Palazzo di giustizia dove ha lasciato una sveglia gialla davanti alla porta d'ingresso. “C’è una serie di indicatori – hanno affermato i manifestanti – che mostra come il diritto all’uguaglianza in Ticino non sia più garantito. Ultimi in ordine di tempo sono la polemica intorno alla nomina dei procuratori pubblici e l’incidente autostradale che ha coinvolto il consigliere di Stato Norman Gobbi”.
Mercoledì, dalle colonne della ‘Regione’, il procuratore generale Andrea Pagani aveva risposto alle critiche del collettivo. “Chi asserisce che in Ticino vi sia un problema di violazione del principio della parità di trattamento, è fuori strada. La sveglia dovrebbero semmai consegnarla ad altri. Al Consiglio di Stato e al Gran Consiglio, cioè ai due poteri dello Stato che sono chiamati a mettere a disposizione mezzi e risorse umane alla magistratura in generale”.