“Risibili e insensate”. Così il Comitato del Movimento della scuola definisce le misure decise dal Consiglio di Stato quale compensazione per il mancato riconoscimento del carovita ai dipendenti dello Stato (l’indennità completiva di 400 franchi e i due giorni di chiusura eccezionale per gli uffici dell’amministrazione e le scuole). “Benché nessuno abbia mai chiesto di avere giorni di vacanza aggiuntivi (semmai di migliorare le condizioni di lavoro, che è ben altro), il governo ritiene che l’impegno educativo possa tranquillamente essere ridotto di due giorni”, si legge in una nota diramata ieri sera. Passa così un messaggio “devastante”: “L’idea che proprio gli insegnanti (non di rado additati da certa parte politica come privilegiati, che godono di salari elevati e di lunghi periodi di vacanza) possano essere tacitati concedendo loro di allungare la pausa natalizia”.