Ticino

Fumata bianca: trovato l'accordo sul Preventivo 2024

La maggioranza della commissione sottoscrive (con diverse riserve) un rapporto di maggioranza Lega-Plr-Centro. Esclusi i tagli ai sussidi di cassa malati

In sintesi:
  • Previsto un deficit di 120 milioni di franchi
  • La decisione sul carovita è stata rimandata al Consiglio di Stato
In aula a febbraio
(Ti-Press)
23 gennaio 2024
|

Fumata bianca dalla commissione parlamentare della gestione sul Preventivo 2024. Dopo mesi di discussioni, domande al Consiglio di Stato e lettere (anche dure) ricevute da enti e associazioni attive sul territorio la commissione presieduta dal leghista Michele Guerra è finalmente arrivata a trovare una convergenza. Accordo che si è concretizzato nel rapporto di maggioranza sottoscritto da Lega, Centro e Plr. Liberali radicali e centristi che, però, hanno in larga parte firmato il rapporto con riserva.

Escluso nella sua totalità il taglio ai sussidi di cassa malati, con buona pace dei liberali che invece avrebbero preferito solo una riduzione. Per quanto riguarda il personale: la sostituzione dei partenti è confermata nella misura dell’80%, anche per quanto riguarda il personale ausiliario (circa 850 posti). La maggioranza della commissione ha poi deciso per motivi giuridici di rimettersi alla decisione del Consiglio di Stato in merito al riconoscimento al carovita per i dipendenti. Carovita che verosimilmente il governo manterrà. Confermato, invece, il contributo di solidarietà del 2% a partire dai 60mila franchi di reddito per i dipendenti pubblici. Che però vede la ferma opposizione del Centro, che ha già annunciato un emendamento in aula per toglierlo: è infatti una delle condizioni del partito di Fiorenzo Dadò all’adesione finale, assieme al blocco dei tagli ai sussidi di cassa malati e al mandato al governo per procedere alla revisione della spesa pubblica. Il deficit con queste modifiche si stima in 120 milioni di franchi.

Andranno invece per la loro strada sinistra e Udc, che porteranno entrambe in aula un loro rapporto di minoranza. La sinistra si oppone alle misure sul personale, mentre i democentristi chiedono di agire maggiormente sul freno alle sostituzioni.