Stando ai dati diffusi oggi dall’Ufficio federale di statistica, novembre si inserisce in una linea di ripresa cominciata nel marzo 2021
Durante il mese di novembre il Ticino si è distinto per l’incremento registrato nei pernottamenti. A livello regionale, stando ai dati diffusi oggi dall’Ufficio federale di statistica (Ust), vanno appunto sottolineati gli aumenti di Ticino (+11% a 95mila) e Grigioni (+2,3% a 110mila), che molto avevano approfittato del turismo interno dovuto alla pandemia e che quindi nei mesi scorsi avevano mostrato anche dei cali vistosi.
Allo stesso modo, gli alberghi svizzeri continuano a registrare un aumento dell’affluenza. Al ritorno degli ospiti stranieri, mette in evidenza l’Ust, si è aggiunto in novembre anche un incremento di quelli indigeni, in controtendenza rispetto ai mesi precedenti, quando con la fine della pandemia erano esplosi i viaggi all’estero. Il Ticino torna così a mostrare una progressione. Secondo i dati dell’Ufficio di statistica, sono stati contati 2,3 milioni di pernottamenti, il 6,8% in più dello stesso periodo del 2022. I turisti provenienti da Oltrefrontiera hanno contribuito con un +12,5% (a 1,1 milioni), mentre la domanda indigena è progredita dell’1,9% (a 1,2 milioni).
Novembre si inserisce quindi in una linea di ripresa cominciata nel marzo 2021 e che – per quanto riguarda il 2023 – ha visto le notti progredire del 36% in gennaio, del 14% in febbraio, del 4% in marzo, del 12% in aprile, del 14% in maggio, del 10% in giugno, del 5% in luglio, del 2% in agosto, dell’8% in settembre e del 3% in ottobre. In netto recupero, con la ripresa generalizzata dei viaggi d’affari e del turismo proveniente da Oltremare, sono le realtà urbane come Zurigo (+5,8% a 482mila) e Ginevra (+12,7% a 278mila). In progressione si trovano peraltro anche altre zone tradizionalmente importanti per l’accoglienza elvetica, quali la Svizzera centrale (+5,1% a 243mila).
Per quanto riguarda i Paesi di provenienza, a dominare il comparto estero è la Germania (182mila notti), davanti a Stati Uniti (133mila), Francia (92mila), Regno Unito (79mila), Italia (66mila), Cina (34mila), Spagna (31mila) e India (28mila). Cumulando i primi undici mesi dell’anno il settore alberghiero elvetico ha registrato 38,5 milioni di pernottamenti, con una crescita su base annua del 9%. Gli stranieri hanno contribuito con 19,1 milioni di notti (+22,1%), gli ospiti elvetici con 19,3 milioni (-1,4%). Anche in questo caso a farla da padrone è la Germania (3,5 milioni di notti), seguono Stati Uniti (2,8 milioni), Regno Unito (1,5 milioni), Francia (1,3 milioni), Italia (776mila), Paesi Bassi (655mila), India (558mila), Belgio (526mila) e Cina (445mila). A livello regionale il periodo gennaio-novembre mostra un calo sia per il Ticino (-4,3% a 2,4 milioni) che per i Grigioni (-3,1% a 4,9 milioni); notevole è la crescita a Zurigo (+18,2% a 5,8 milioni) e a Ginevra (+19,3% a 3,2 milioni).