Le vittime quest'anno sono state 4, contro le 6 del 2022 e le 9 del 2021
Nel 2023 sono diminuiti gli annegamenti nelle acque del Ticino: il bilancio stagionale della commissione "Acque sicure" segna infatti 4 vittime, di cui 3 nel Ceresio e una nel canyon del Cenzo in Riviera. Cifre comunque tragiche, ma in miglioramento rispetto ai 6 morti del 2022 e ai 9 del 2021. Si chiude quindi con dati incoraggianti il quadriennio 2019-2023, “anche se ogni disgrazia è una disgrazia di troppo”, ricorda Norman Gobbi. Da segnalare che quest’anno si è verificata per la prima volta la tragedia di un doppio annegamento nel lago, con il marito che si è tuffato in acqua per aiutare la moglie, purtroppo senza successo per entrambi i coniugi.
Durante la stagione è stata svolta un’intensa attività preventiva, attraverso l’utilizzo dei media tradizionali e dei canali social di “Ticino Sicuro”, oltre alla presenza a manifestazioni e al pattugliamento sui fiumi Maggia e Verzasca e nelle zone più pericolose della Foce del Cassarate in collaborazione con la Città di Lugano. Collaborazione che resta centrale nel lavoro della Commissione, in particolare con la Società Svizzera di Salvataggio, Sezione Ticino, con i Comuni, con le organizzazioni turistiche, con gli alberghi e con tutti i portatori d’interesse. Senza dimenticare tutte le misure organizzative e di prevenzione per ridurre gli incidenti nell’ambito del canyoning, ritenuto che il Ticino resta una meta prediletta a livello internazionale e registra la presenza di circa 25'000 torrentisti all’anno. Al termine della stagione Dipartimento e Commissione "tengono a ringraziare tutti i partner per questo proficuo e reciproco sostegno, anche da parte di volontari, che va a potenziare il messaggio volto alla prudenza. Come recita lo slogan principale della campagna: la prudenza fa la differenza!"
Per il nuovo quadriennio 2024-2027 la Commissione dovrà chinarsi su come migliorare ulteriormente la sensibilizzazione e l’informazione ai residenti e in particolari ai turisti, principali vittime degli annegamenti e degli infortuni gravi. La prevenzione resta la misura più efficace per evitare l’annegamento. Sono fondamentali in primis le competenze della persona (saper nuotare, essere capaci di tuffarsi ecc.), ma anche considerare le altre cause principali dell’annegamento come la disattenzione, l’alcool, la stanchezza, il proprio stato di salute e l’attitudine a compiere atti temerari. “La prevenzione consiste nella diffusione di informazioni, di interventi e comportamenti virtuosi che evitano o riducono all’origine l’insorgenza di un incidente. I risultati ottenuti in questo quadriennio sono da stimolo per continuare su questa strada”, sottolinea il Direttore del Dipartimento delle istituzioni, Norman Gobbi.
Premiati, infine, i vincitori del concorso "Acque Sicure" che consisteva in un gioco interattivo di sensibilizzazione: il primo premio (uno stand up paddle) è stato vinto da Blanka Cavanak di Tenero-Contra; 2° premio a Marco Riva; 3° a Deidra Anaretti; premiati pure Alessandro Veletta, Christian Gambetta, Carolina Simona, Gianna Sappracone, Marika Schütz, Jia Lei Barilati e Diana Tonelli