Il Consiglio di Stato presenta un primo pacchetto di risparmi per 133,9 milioni insieme al Preventivo 2024, che prevede un disavanzo di 95,7 milioni
Tagli al sociale, che vanno a toccare anche strutture per invalidi e sussidi di cassa malati. Tagli all’Amministrazione cantonale e limitato impatto positivo nel 2024 della prospettata riforma fiscale. Tagli anche alla scuola, con meno percorsi di formazione e aiuti agli allievi. Sono trasversali le (prime) misure di risparmio – per un totale di 133,9 milioni di franchi – presentate questa mattina dal Consiglio di Stato insieme al Preventivo 2024 (che fa registrare un disavanzo d’esercizio di 95,7 milioni). Cinquantacinque le voci di spesa (52 in uscita, 3 in entrata) toccate. Quella più sostanziosa: 16,5 milioni dalla riduzione Ripam ordinaria, gli aiuti di cassa malati. Un intervento sulle soglie di accesso – ritenuto “inevitabile” dal governo – che toglierà circa 6’400 persone dai beneficiari della Ripam rispetto a quanto prevedono le soglie attuali. Sul tema la sinistra ha già annunciato l’intenzione di lanciare un referendum. E battaglia (da parte del Centro) potrebbe esserci anche sull’altro intervento più consistente: l’aumento di 9,5 milioni dei ricavi dell’imposta di circolazione, per la quale non è più prevista la moratoria per i veicoli più vecchi. Ecco nel dettaglio le principali voci di spesa toccate dal pacchetto di misure, a cominciare da quelle che dovranno passare dal Gran Consiglio che riguardano nel complesso 51,87 milioni di franchi:
Questi invece gli interventi più importanti di competenza del Consiglio di Stato, per un totale di 82,04 milioni di risparmio, che non prevedono quindi la possibilità di essere referendati:
A essere toccata è anche la formazione, con la reintroduzione del numero chiuso al corso passerella di Bellinzona (0,32 milioni), la rinuncia agli assistenti linguistici per attività di codocenza (0,3 milioni) e la soppressione del percorso Sss edili. Diminuiranno allo stesso modo i contributi – di oltre 2 milioni – per la gestione e l’infrastruttura delle scuole universitarie cantonali (Usi, Supsi, Dfa).
Risparmi importanti – per oltre 8 milioni di franchi – verranno fatti pure negli enti e nelle strutture per invalidi. Un destino simile è previsto per le case per anziani (oltre 2 milioni) e gli enti del settore delle famiglie e dell’infanzia (più di 1 milione).
Allo stesso tempo verrà richiesto un contributo di solidarietà all’Ente ospedaliero cantonale e alle cliniche private, che saranno chiamati a versare ulteriori 5,5 milioni di franchi.
Per quanto riguarda la cultura diverse voci di spesa verranno riversate sul fondo Swisslos, già chiamato a dover supportare società sportive e culturali e a sostenere diverse iniziative sociali.
Come detto, il Preventivo 2024 del Cantone, approvato dal Consiglio di Stato, prevede un disavanzo di esercizio di 95,7 milioni di franchi. Un dato su cui, come osserva il governo, incide da un lato la fase economica instabile in cui è entrata l’economia mondiale dal 2020, con la pandemia prima, la guerra in Ucraina e le tensioni geopolitiche poi che hanno causato una forte inflazione, un rialzo dei tassi d’interesse e un importante flusso migratorio verso l’Europa, dall’altro i risultati negativi della Bns del 2022. Ciò che, incidendo negativamente anche a livello locale sulle finanze cantonali, ha portato a un maggiore divario fra spese e ricavi.
Con l’obiettivo di raggiungere il pareggio dei conti nel 2025, il Consiglio di Stato intende intervenire inizialmente con il Preventivo 2024, quindi con quello 2025. Per quanto riguarda il 2024, sono tre i livelli di azione: correzione delle tendenze relative all’evoluzione della spesa, revisione dei meccanismi e parametri alla base di alcune prestazioni “in un’ottica strutturale”, sfruttamento dei pur ridotti margini di manovra a disposizione sul fronte delle entrate.
Il Preventivo 2024 prevede misure di rientro finanziario per circa 134 milioni di franchi, in parte di competenza del governo, in parte di competenza del Parlamento. Nell’ottica “di un’equa partecipazione di tutti i settori al risanamento dei conti cantonali”, le misure toccheranno tutti gli ambiti, dal personale, ai beni e servizi, ai trasferimenti, riservati gli ambiti esclusi dal decreto legislativo sul Preventivo 2023. Per il governo, “è quindi importante che un eventuale scostamento rispetto alle proposte contenute nel Preventivo sia compensato con misure di pari importo così da confermare il difficile percorso di riequilibrio intrapreso”.
Il Preventivo 2024 prevede un disavanzo d’esercizio di 95,7 milioni di franchi, che rispetta il vincolo previsto dal freno ai disavanzi. Rileviamo che, considerando l’attuale situazione dei mercati e la riserva per distribuzioni future negativa, il Consiglio di Stato ha deciso di non prevedere alcuna quota sugli utili della Bns nel Preventivo e di prevederne due nel piano finanziario. Questa scelta ha portato da -40 a -95,7 milioni di franchi il disavanzo per il 2024. La differenza corrisponde sostanzialmente ai versamenti della Bns di cui il Cantone ha beneficiato annualmente in media negli ultimi 10-20 anni.
L’autofinanziamento si attesta a 122,5 milioni di franchi, mentre il grado di autofinanziamento è del 40,8%. Considerato un onere netto per investimenti, che si mantiene a livelli importanti, di 300,2 milioni di franchi, il disavanzo totale ammonta nel 2024 a 177,6 milioni di franchi e il debito pubblico a fine 2024, considerando i dati del preconsuntivo 2023, potrebbe superare i 2,7 miliardi di franchi, mentre il capitale proprio potrebbe superare i -390 milioni di franchi.
La spesa corrente (spese totali, dedotti i contributi da riversare e gli addebiti interni) cresce dell’1,5% rispetto al Preventivo 2023 (+59,3 milioni di franchi), quindi a un tasso contenuto, mentre i ricavi correnti (ricavi totali, dedotti i contributi da terzi da riversare e gli accrediti interni), nonostante non siano previste quote sugli utili della Bns, aumentano dell’1,1% rispetto al Preventivo 2023 (+42,7 milioni di franchi).
Assieme al Preventivo 2024, il presente messaggio contiene il piano finanziario 2025-2027. I dati di piano finanziario evidenziano la necessità, peraltro già programmata, di una seconda fase di riequilibrio nell’ambito dell’allestimento del Preventivo 2025 e questo per correggere ulteriormente il disavanzo che permane nel 2024.
Qualora non venisse intrapreso questo primo pacchetto di misure di rientro, il rischio è che già nel 2025 i parametri del meccanismo al freno ai disavanzi previsti nella Costituzione non siano rispettati. È fondamentale che la politica riesca a far fronte comune e ad affrontare in modo responsabile un tema basilare quale quello del riequilibrio dei conti dello Stato. Questa è la sfida che tutti gli attori devono saper affrontare e superare nell’interesse del Cantone e della cittadinanza. Essa presuppone dialogo, collaborazione e senso di responsabilità collettiva da parte di tutti gli attori.