Per l'anno accademico 2023-24 è aumentato il numero di matricole. Tra le sfide future: formare giovani nei settori con carenza di personale qualificato
Un numero di immatricolazioni che cresce, con gli studenti attirati dalle possibilità di diversi sbocchi professionali. È il quadro che traccia la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (Supsi) per l’inizio dell’anno accademico 2023-24. Sono 5’800 gli studenti che seguono corsi di bachelor e master alla Supsi. Tra di loro ci sono 2’045 matricole, una cifra in aumento rispetto all’anno precedente (+9%). “Le possibilità di accesso al mercato del lavoro si confermano la principale motivazione nella scelta della Supsi da parte dei giovani, come emerge dalle motivazioni allegate alla propria iscrizione da oltre il 75% delle matricole”, scrive l'istituto in una nota. Ad attirare gli studenti c’è però anche “la possibilità di un’offerta formativa flessibile che consente di combinare le esigenze professionali con gli studi”.
Guardando alle cifre: sono trenta i corsi di bachelor e diciassette quelli di master offerti dai quattro Dipartimenti della Supsi (Ambiente costruzioni e design, Economia aziendale, Sanità e sociale, Formazione e apprendimento con l’alta scuola pedagogica, Tecnologie innovative) e dalle tre scuole affiliate (Accademia Teatro Dimitri, Conservatorio della Svizzera italiana con la Scuola universitaria di Musica, Fernfachhochschule Schweiz). A crescere sono anche l’orientamento alla pratica della Supsi (+4%) e la reputazione della scuola (+2%).
Per quanto riguarda le sfide future, la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana riconosce che trovare professionisti di livello “è una sfida prioritaria”, specialmente per quei settori in cui si profila o si sta già avverando una difficoltà nel reperire personale qualificato. Tra quelli citati nel comunicato: la sanità, tutti gli ambiti dell’ingegneria e l’insegnamento di alcune materie scolastiche. “Sarà importante – conclude la Supsi – continuare la stretta collaborazione con le aziende, le associazioni di categorie e le istituzioni per promuovere e incentivare fra i giovani queste professioni e i percorsi formativi per accedervi”.