È quanto chiede un'interpellanza urgente di Tuto Rossi (Udc). ‘Aproffittiamo del fatto che è ticinese’
Il Consiglio di Stato deve entrare immediatamente in contatto con Sergio Ermotti – approfittando del fatto che è ticinese – per evitare licenziamenti massicci in Ticino durante l’assorbimento di Credit Suisse da parte dell’Ubs. È quanto chiede un’interpellanza urgente di Tuto Rossi (Udc). “Nel nostro cantone Ubs e Credit Suisse hanno quasi tutte le attività a specchio. È dunque molto probabile che la nuova Ubs poterà tutti i doppioni. Ciò significa che centinaia (se non migliaia) di funzionari verranno licenziati, verosimilmente tra settembre e novembre. In altre parole, centinaia di famiglie ticinesi rischiano di finire sul lastrico o di soffrire pesantemente”. L’atto parlamentare parte dalla comunicazione negli scorsi giorni dell’agenzia Bloomberg, che ha indicato come la fusione tra i due istituti causerà l’eliminazione del 30% del personale, ovvero 35mila dipendenti. Per Rossi è necessario “ricevere piena informazione sui piani di razionalizzazione della nuova banca Ubs a sud delle Alpi”. Secondo il deputato democentrista il governo deve farsi proattivo nella proposta di soluzioni bancarie alternative che possano preservare gli attuali posti di lavoro anche in futuro.