I Giovani liberali radicali prendono posizione sul prospettato incremento di biglietti e abbonamenti: ‘Senza più efficacia, sarebbero ingiustificati’
Dopo le proteste che hanno fatto da seguito all'annuncio del rincaro delle tariffe Arcobaleno dal mese dicembre, a prendere posizione sono i Giovani liberali radicali: "Pur riconoscendo che tanto è stato fatto dal 2017, anno dell'ultimo aumento delle tariffe, in termini di offerta, che ovviamente fa rima con maggiori costi, teniamo a precisare che ancora troppo spesso l'offerta sulla carta non rappresenta la messa in pratica", scrivono in una nota. A oggi, "ci sono ancora troppi disagi; sia per il numero di posti a sedere per i passeggeri in differenti fasce orarie della giornata, sia in termini di qualità del servizio orario tra ritardi e coincidente mancate".
L'auspicio dei Glrt, quindi, "è che la Comunità tariffale Arcobaleno lavori per far sì che l'aumento dei prezzi vada di pari passo con un miglioramento del servizio. Altrimenti questi aumenti sarebbero ingiustificati".
I Giovani liberali radicali, si legge ancora nel testo, "riconoscono che, in un periodo di bassa congiuntura generale, l'aumento delle tariffe Arcobaleno sia un'ulteriore spesa che incide sulle tasche delle famiglie, fra cui anche quelle appartenenti al ceto medio e di conseguenza non qualificate per determinati sussidi".
I Glrt scrivono anche di essere al lavoro per trovare delle soluzioni, e stanno riflettendo "sulle motivazioni dell'attuale suddivisione delle zone, sugli incentivi indirizzati ai giovani fino al termine degli studi (includendo anche chi ha meno di 25 anni) e su come sensibilizzare l'utilizzo dei mezzi pubblici in tutte le località del Canton Ticino".