Dopo la cancellazione del divieto di vendita di alcolici fermentati dopo le 19 i Glrt chiedono al Gran Consiglio di rivedere la Lear
Il via libera dato dal Gran Consiglio lunedì alla vendita di alcolici fermentati (vino e birra) anche dopo le 19 per i Giovani liberali radicali (Glrt) “è una vittoria importante per le libertà personali, ma solo un tassello che si spera sia il primo di una lunga serie, non da ultimo rivedendo completamente la legislazione di bar e ristoranti”. L'invito che i Glrt fanno al parlamento, infatti, è “di mettere finalmente mano alla revisione della Legge sugli esercizi alberghieri e sulla ristorazione (Lear) affinché sia snellita sensibilmente sull'esempio di quanto già fatto da altri cantoni turistici”. Il motivo? Semplice: “La Lear è notoriamente una legge eccessivamente restrittiva - continuano i Glrt nella loro nota - che non tutela la libertà imprenditoriale e impone invece una marea di burocrazia ai nostri ristoratori. Per dar fiducia e permettere a questo settore di risollevarsi dopo la crisi attuale occorre tra le altre cose abolire la costosa e di dubbia utilità patente di gerente”. Il Ticino “è uno dei pochi cantoni a prevedere degli esami cantonali per la gerenza di un locale pubblico, ciò che tuttavia non è garanzia di qualità e penalizza invece sia gli esercenti che i consumatori”.
Tornando alla questione della vendita dell'alcol, i Glrt fanno notare che “da anni le libertà personali erano solo e continuamente picconate, vuoi adducendo motivi sociosanitari, vuoi per semplice proibizionismo o paternalismo statale, ma sempre per una ponderazione squilibrata degli interessi in gioco e una volontà di affrontare il problema nella misura più semplice: proibendo e vietando”. Questo, denunciano, “è un agire semplicistico che spesso e volentieri non solo non permette nemmeno di raggiungere il risultato auspicato, ma anzi lo allontana ulteriormente”.
Insomma, per i Giovani liberali radicali “è arrivato il momento di scrollarsi di dosso quella paura di abbracciare l'estensione di una libertà solo perché negli ultimi decenni siamo stati ostaggio di una tendenza inversa. Questa settimana, seppur di poco, le libertà personali sono invece state ristabilite. Il che è sicuramente un bene e nemmeno avrebbe bisogno di giustificazioni, se non fosse che in questa occasione non sarebbe stato possibile senza il grande impegno messo in campo dal relatore commissionale Alessandro Speziali (Plr) e dagli iniziativisti Fabio Käppeli (Plr) e Andrea Censi (Lega)”.