Ticino

La Corsi si rinnova e dopo 12 anni saluta Luigi Pedrazzini

L'assemblea rinnova Consiglio regionale e Consiglio del pubblico. Il presidente uscente: “L'iniziativa ’200 franchi bastano’ mina il servizio pubblico”

In sintesi:
  • Oltre 280 soci presenti all'assemblea
  • I nomi degli eletti al primo turno
Il dopo Pedrazzini
(Ti-Press)
4 giugno 2023
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Gli oltre 280 soci presenti all'assemblea della Corsi allo studio radio Rsi di Besso hanno rinnovato il Consiglio regionale e il Consiglio del pubblico per il quadriennio 2024-2027.

Per il Consiglio regionale sono stati eletti al primo turno: Bruno Bergomi, Simonetta Biaggio-Simona, Giampaolo Cereghetti, Carlo Denti, Natalia Ferrara, Morena Ferrari Gamba, Giangiorgio Gargantini, Nadia Ghisolfi, Pelin Kandemir Bordoli, Giorgio Krüsi, Pierfranco Longo, Luigi Maffezzoli, Fabrizio Marcon, Giovanna Masoni Brenni, Niccolò Mazzi-Damotti, Daniele Raffa, Nenad Stojanovic, Andrea Togni, Marco Bignasca, Franco Milani e Ilario Bondolfi.

Il nuovo Consiglio regionale entrerà in carica il 1° gennaio 2024, e nella sua prima riunione eleggerà al proprio interno il Comitato del Consiglio regionale.

Nel suo intervento di commiato dopo 12 anni alla testa della società regionale, il presidente Luigi Pedrazzini si è concentrato particolarmente sull'iniziativa popolare federale ‘200 franchi bastano’ che mira ad abbassare il canone e che andrà prossimamente al voto: "È molto insidiosa e suscettibile di minare le fondamenta del servizio pubblico televisivo", ha sottolineato il già consigliere di Stato. Esattamente come l'iniziativa ‘No Billag’, per Pedrazzini "mira a silenziare il servizio pubblico per dare più spazio al mercato. Non è un progetto illegittimo, ma è un progetto sbagliato laddove illude che il mercato sarà in grado di preservare un dibattito democratico equilibrato, il rispetto delle minoranze, le diversità, la promozione delle culture e delle identità regionali. Così non sarà: l'indebolimento del servizio pubblico renderà più fragile la Svizzera". Secca la replica, su ‘Il Mattino’ di oggi, del consigliere nazionale leghista Lorenzo Quadri: "L'iniziativa vuole silenziare il servizio pubblico? Una scandalosa fake news (...), riducendo il canone a 200 franchi annui e aggiungendo le entrate pubblicitarie si arriva a un introito per la Ssr vicino al miliardo di franchi annui".

L'assemblea ha provveduto pure a scegliere le 11 persone di cui le spetta la nomina per il Consiglio del pubblico. Per il 2024-2027 saranno Vania Castelli, Michele Ferrario, Fausto Fornera, Gustavo Groisman, Gabriella Malacrida, Filippo Martinoli, Marina Meli, Raffaele Pedrazzini, Aurelio Sargenti.