A proposito de ‘I Sognatori’ ed ‘E quindi?’
Per il Consiglio del pubblico, calatosi sui due programmi Rsi, se il primo è ‘programma riuscito’, il secondo è ‘esperimento debole e autoreferenziale’
‘I Sognatori’ ed ‘E quindi?’. Su questi due format televisivi, trasmessi lo scorso anno su La1, ha concentrato la propria attenzione il Consiglio del pubblico della Ssr Svizzera Italiana, Corsi.
Concepito inizialmente per la radio, dove è tuttora in onda, ‘I Sognatori’ segue e accompagna da vicino persone che hanno deciso di dare una svolta alla loro vita professionale, realizzando così i loro sogni. Il Consiglio del pubblico lo ha ritenuto “un programma riuscito, coinvolgente, in linea con quanto ci si aspetta dal servizio pubblico nel settore dell’intrattenimento poiché anche informativo, legato al nostro territorio, in grado di suscitare curiosità in quanti cercano una via per affermarsi professionalmente”.
Di tutt’altro tenore è il giudizio espresso su ‘E Quindi?’, talk diffuso in prima serata (alle 20.40) su La 1 tra il 4 e l’8 dicembre, con l’obiettivo di presentare “personaggi della Svizzera italiana smaniosi di raccontare aspetti inediti della loro sfera privata” (dalle note Rsi). Il Consiglio del pubblico ha ritenuto “debole questo esperimento e ha faticato a coglierne il senso”. Tra le “molte criticità”, discusse, “il livello generale della conversazione tra gli ospiti e un alto tasso di autoreferenzialità. Buona parte degli invitati erano collaboratrici e collaboratori Rsi o figure già ampiamente presenti nelle trasmissioni, e dunque note al pubblico”. E ancora: “L’indice di ascolto e di gradimento sottolineati dai responsabili Rsi non possono e non devono condizionare il giudizio qualitativo e lo scarso valore di servizio pubblico del programma”. Secondo il Consiglio del pubblico, “la Rsi deve, anche nell’intrattenimento, continuare a ispirarsi alla propria storia, ai propri prodotti migliori e, soprattutto, al mandato che le è affidato così come ha dimostrato di saper fare con ‘I Sognatori’”.
