Ticino

Dies Academicus, l'Usi cresce con ‘qualche nube all'orizzonte’

Consegnata la catena d'oro alla rettrice Luisa Lambertini. Duca Widmer: ‘Preoccupano tagli ai finanziamenti ed esclusione dai programmi di ricerca’

In sintesi:
  • La cerimonia si è svolta sabato mattina nell’Aula magna del Campus Ovest Lugano.
  • Nell'anno accademico in corso l'Usi ha segnato un nuovo record di studenti immatricolati, 4190 divisi in 49 programmi. 
Passaggio di consegne
(Ti-Press)
6 maggio 2023
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Un anno di transizione – quello vissuto dall'Università della Svizzera italiana – che non ha fermato la crescita dell'ateneo, diventato per la prima volta il più scelto dagli studenti ticinesi. È il bilancio del Dies Academicus dell'Usi, svolto questa mattina nell’Aula magna del Campus Ovest Lugano. La cerimonia ha anche visto la consegna della catena d'oro alla futura rettrice Luisa Lambertini che entrerà in carica a luglio ereditando il posto lasciato libero 12 mesi fa da Boas Erez. «L'Usi non si è mai fermata, ma ha continuato a crescere e ottenere risultati. Quella sul numero di studenti ticinesi è una scommessa vinta», ha affermato il Prorettore vicario Lorenzo Cantoni, che ha guidato l'ateneo negli ultimi mesi. «Siamo l'università più scelta dai giovani del cantone e quella più internazionale della Svizzera. Un riconoscimento che è anche una sfida, non dobbiamo peccare di arroganza e far mancare il dialogo col territorio». Tra i risultati più importanti ottenuti nell'ultimo anno: l'accreditamento del ciclo di studi del programma di master in medicina umana e l'arrivo all'esame federale di medicina della prima ‘tornata’ di studenti formati (anche) in Ticino.

Duca Widmer: ‘Senza progetti ne risente la qualità’

Durante la cerimonia non sono però mancate anche le preoccupazioni. «Qualche nube si profila all'orizzonte anche da noi», ha affermato la presidente del Consiglio dell'Università Monica Duca Wiedmer. «L'evoluzione dell'economia svizzera è difficilmente prevedibile in questo momento. Nei prossimi anni si rischiano dei tagli nei finanziamenti alle Università da parte del settore pubblico». Tra gli altri motivi che tengono in apprensione il mondo accademico c'è pure l’esclusione della Svizzera dai programmi di ricerca internazionale, con riferimento particolare a Horizon Europe. «Senza questi progetti rischiamo di non mantenere e sviluppare un livello elevato d'insegnamento, ricerca e innovazione», ha aggiunto Duca Widmer. Un concetto ripreso anche dalla Consigliera di Stato Marina Carobbio: «L'esclusione dai programmi di ricerca europei è un grande problema per le istituzioni accademiche svizzere. Anche per l'Usi che nei sui 27 anni di vita ha visto crescere gli studenti svizzeri e internazionali e che deve poter continuare a essere attrattiva». La direttrice del Dipartimento educazione cultura e sport ha anche ricordato «il ruolo del mondo universitario quale centro propulsore della realtà economica, culturale e sociale che lo ospita. L'Università è anche uno strumento interpretativo del territorio». Questo, ha aggiunto Carobbio, «all'interno di un contesto non scontato, anzi a volte percepito distante da non pochi cittadini».

Lambertini: ‘Un rettorato di dialogo e ascolto’

«Questa catena porta il peso della responsabilità», sono state le prime parole di Lambertini una volta ricevuta la catena di rettrice. «Mi impegnerò per difendere in ogni sede l'autonomia universitaria che è la principale garanzia della qualità del nostro lavoro». La rettrice ha poi chiarito: «Il mio rettorato sarà contraddistinto da ascolto e condivisione». Duca Widmer, congedando Cantoni dal suo ruolo di ‘traghettatore’, ha espresso ringraziamento per «il ritrovato clima di fiducia tra gli organi di governo dell'ateneo».

Un nuovo record di studenti iscritti

La cerimonia ha anche visto la nomina di un emozionato Piero Martinoli al ruolo di presidente onorario. Durante il suo intervento Martinoli ha ricordato il percorso di fondazione e i primi anni dell'Università della Svizzera italiana. Conferite (per la prima volta) due Medaglie dell'Università, a Franco Cavalli e Giorgio Noseda per il loro contributo nello sviluppo dell'Usi.

Per quanto riguarda le cifre: nell'anno accademico in corso l'Usi ha segnato un nuovo record di studenti immatricolati, 4190 divisi in 49 programmi. La ricerca si è mantenuta su alti livelli, con 26 milioni di franchi per quanto riguarda i progetti finanziati.

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