Sono aperte le iscrizioni alla sesta edizione di Boldbrain che offre workshop e lezioni per sviluppare idee innovative partendo dal Ticino
Una ‘cassetta degli attrezzi’ per coltivare startup ancora allo stadio acerbo. È quanto propone ‘Boldbrain Startup Challange’, l’acceleratore ticinese per idee innovative, che ha aperto le iscrizioni (fino al 16 giugno) per candidarsi all’edizione numero 6 del programma. Come illustrato in conferenza stampa da Barbara Pin – a capo del progetto organizzato da Fondazione Agire in stretta collaborazione con l’Usi Startup Centre – si tratta di un percorso formativo intensivo di tre mesi rivolto a team di persone (almeno due) con progetti di startup in fase iniziale, aperto a qualsiasi settore economico.
I requisiti per l’ammissione si trovano sul sito boldbrain.ch, ma tra le prerogative è stata sottolineata quella di volersi seriamente mettere in gioco per concretizzare un’idea dal carattere innovativo con forte potenziale di sviluppo in Ticino. «I 20 team selezionati durante i mesi estivi inizieranno il percorso il 30 agosto. Saranno loro offerti workshop tematici, numerose ore di coaching ed eventi che toccano elementi fondamentali per far crescere i progetti», ha spiegato Pin. Si va dalle questioni legali, a quelle finanziarie, fino a indicazioni su come presentare al meglio un progetto. Un bagaglio di competenze e una rete di contatti preziosi per il futuro di tutti i partecipanti, anche di quelli che non accederanno alla seconda parte del percorso. Il 24 novembre è infatti previsto che una Giuria regionale selezioni i 10 progetti più promettenti che passeranno alla fase successiva di corsi, mentre il 7 dicembre avrà luogo la cerimonia conclusiva al Palazzo dei Congressi di Lugano in cui saranno attribuiti i premi da una Giuria nazionale – che vanno dai 40mila franchi per i primi classificati ai 10mila per i quinti –, oltre a un premio deciso dal pubblico in sala.
Il sostegno finanziario è garantito dal Dipartimento finanze ed economia (Dfe), da BancaStato e da altri sponsor che crescono di anno in anno, come ha evidenziato Fiorenza Trento, responsabile comunicazione di Boldbrain: «L’acquisizione di nuovi partner segue la scia del successo del programma. E questo ci fa molto piacere perché merita di essere sostenuto da aziende forti che ne possano veicolare gli importanti valori».
Dall’anno scorso il programma si è aperto anche a livello internazionale, con l’intento di attirare cervelli dall’estero. Al contempo guarda oltre i confini cantonali per cercare nuova linfa. «Nelle grandi città ci sono molte iniziative con cui collaboriamo e attorno a cui gravitano investitori interessati a progetti innovativi – ha messo in luce Umberto Bondi, coach del programma nonché collaboratore dell'Usi Startup Centre, incubatore accademico che offre servizi a realtà collegate al mondo universitario –. È quindi necessario che i team che promuoviamo siano preparati ad affrontare anche le complesse sfide a livello nazionale». Nel corso dei tre mesi, il programma si concentra soprattutto sul ‘côté business’ per costruire progetti che siano innanzitutto presentabili, ha spiegato Bondi, «ma al termine della Challange questi hanno ancora bisogno di supporto da tutto l'ecosistema. Per quanto riguarda l'Usi Startup Centre, ci rivolgiamo a quei progetti intenzionati a svilupparsi in relazione al mondo accademico, ad esempio per quanto riguarda l'aspetto tecnologico».
«Il nostro ruolo come Cantone è accompagnare idee innovative che nascono sul territorio e creare un terreno il più fertile possibile affinché possano realizzarsi – ha dal canto suo affermato Stefano Rizzi, direttore Divisione economia del Dfe –. Con questo progetto mettiamo in campo diversi strumenti per promuovere una strategia di sostegno alle giovani startup lungo tutto il processo di crescita, in un percorso che va dal micro al macro, dal locale all'internazionale». Nel frattempo Boldbrain si sta facendo conoscere, «anche fuori dai nostri confini. Ha una sua identità, e questo è un elemento di cui siamo molto orgogliosi», ha commentato Rizzi.
La piccola retrospettiva fornita in conferenza stampa sui risultati ottenuti nei primi 5 anni è un altro indice del successo del programma: oltre 500 candidature; 100 progetti accelerati, di cui il 75% proveniente dal Ticino. Di quei 100, circa la metà è diventato una Sa o una Sagl registrate nel cantone e il 25% una startup incubata presso l’Usi Startup Centre. Quanto ai premi erogati, l’ammontare ha raggiunto circa un milione di franchi.