I presidenti della Camera di commercio e di Aiti a sostegno di un’infrastruttura di telefonia all'avanguardia ‘per il benessere del nostro sistema Paese’
«Al pari della fiscalità o della disponibilità di manodopera, le infrastrutture di telefonia di nuova generazione 5G costituiscono un tassello importante delle condizioni quadro per chi fa impresa nel nostro cantone». E anche: «Il futuro dell'industria – il settore principale in Ticino in termini di Prodotto interno lordo – sarà sempre più intelligente. Per arrivarci la banda larga e il 5G sono un prerequisito irrinunciabile». Sono concordi il presidente della Camera di commercio del Canton Ticino Andrea Gehri e il presidente di Aiti Oliviero Pesenti – le cui associazioni hanno collaborato con Swisscom e la piattaforma CHance5G alla realizzazione dell'evento ‘Infrastruttura di telefonia all'avanguardia - Una nuova generazione per una nuova sostenibilità’ – sulla necessità di favorire la transizione verso la nuova tecnologia 5G ritenuta «un elemento essenziale per lo sviluppo del nostro sistema Paese, economico e sociale». Nella conferenza stampa di presentazione dell'evento, in programma a poche ore di distanza, Angelo Geninazzi, responsabile del punto di contatto di CHance5G in Ticino – che ha l'obiettivo di integrare nella discussione pubblica il dibattito sul 5G «con fatti, cifre, studi scientifici, anche in relazione ai legittimi ma non suffragati dubbi sulla salute» – ha sottolineato come il consumo di dati da parte di cittadini e imprese stia crescendo inesorabilmente: «Sulla rete mobile di Swisscom, il volume di dati trasmessi è aumentato di 57 volte nel corso degli ultimi nove anni. Mentre altri operatori registrano un raddoppio del consumo di dati ogni 16 mesi. Le infrastrutture sono sotto pressione, e le previsioni sui consumi lasciano presagire sfide enormi già a partire dai prossimi anni». Per questo secondo i relatori è necessario essere proattivi.
L’Associazione svizzera delle telecomunicazioni – ha spiegato Geninazzi – già nel 2019 stimava che entro il 2030 il 5G avrebbe permesso la creazione di 137mila impieghi in Svizzera: «Ma oltre al mero impatto economico, la nuova tecnologia si inserisce negli obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale e finanziaria per molti altri aspetti». A differenza di quelle convenzionali, le antenne 5G – ha illustrato Geninazzi – inviano i segnali specificamente ai dispositivi (telefoni, tablet eccetera) degli utenti attivi: «Le radiazioni si verificano solo in caso di invio o ricezione di dati, mentre la potenza del segnale viene adattata alle necessità. Questo riduce l'esposizione alle radiazioni per tutti coloro che non stanno usando dispositivi. Non sorprende dunque che, malgrado l’esplosione del consumo dei dati, dal 2014 le radiazioni provenienti dalle applicazioni di radiocomunicazione siano diminuite e sono fino a 50 volte inferiori ai limiti prescritti dalla legge. Di pari passo si riduce anche il consumo di energia per l’esercizio delle infrastrutture stesse e la trasmissione dei dati. Questo consumo è quasi 10’000 volte inferiore rispetto al 2G e dieci volte inferiore rispetto al 4G».
Purtroppo, ha commentato Gehri «il tema dell’estensione della rete in Svizzera è ancora ostaggio delle diatribe sul 5G, malgrado le innegabili rassicurazioni esistenti sugli eventuali impatti sulla salute». Per il presidente della Camera di commercio l’estensione sostenibile delle reti è «senz’altro possibile», ma necessita di «flessibilità da parte di tutti». Per questo, ha osservato, «un’interpretazione troppo rigida delle norme federali, come purtroppo spesso avvenuto, non fa gli interessi di nessuno e impedisce anche un confronto sereno e oggettivo su opportunità e rischi del 5G». Pesenti ha dal canto suo messo l'accento sugli impatti dalla rivoluzione digitale sul mondo industriale, che permetterà di produrre in modo «più efficace, più veloce, più sicuro e più pulito». Tra i vantaggi ha annoverato anche la stabilità della connessione, «importante perché un processo industriale, oltre a necessitare di una velocità di trasmissione dei dati, ha bisogno soprattutto di una connettività sempre stabile su cui poter contare».
Stefano Santinelli, delegato del Ceo Swisscom per la Svizzera italiana, ha focalizzato il proprio intervento sul grande salto di qualità che il 5G permette in relazione alle applicazioni, mostrando come già oggi siano ad esempio in fase di impiego applicazioni che permettono l’utilizzo di droni nell’agricoltura in grado di dosare l’impiego di fitofarmaci in base alle condizioni meteorologiche e ai livelli ancora presenti sulle orticolture: così è possibile ridurre drasticamente l’impiego di pesticidi. Nella sanità – è stato poi rilevato in conferenza stampa – emergono soluzioni per effettuare interventi a distanza di grande complessità, nell’edilizia la digitalizzazione con le nuove tecnologie si rivela un sostanziale vantaggio da un punto di vista della sicurezza sui cantieri. Sempre in termini di sicurezza, le nuove bande offrono ampi benefici anche ai servizi di emergenza, sia a terra che in volo. Nel frattempo anche il traffico e la sua gestione o l’illuminazione pubblica regolabile sono al centro dell’interesse degli sviluppatori di applicazioni che si basano sulla nuova tecnologia.