Ticino

Credit Suisse e impiego, Vitta: ‘Ci siamo subito attivati’

Per il direttore del Dfe è importante collaborare con gli istituti coinvolti e l’Associazione bancaria ticinese dopo la ‘decisione top-down’

(Ti-Press)
19 marzo 2023
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Il Credit Suisse è salvo, ma il lavoro? Il tema – sul quale ha espresso qualche preoccupazione anche il Consiglio federale, mentre gli esperti temono che si perderanno oltre 10mila posti di lavoro – investe naturalmente anche le specifiche realtà regionali. «Per quanto riguarda il Ticino, mi sono subito attivato per creare una collaborazione con l’Associazione bancaria ticinese e i vertici regionali del Credit Suisse», specifica il direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia Christian Vitta: «Sarà importante che il Cantone segua da vicino lo sviluppo delle prossime fasi di questo processo che richiederà del tempo, adoperandosi per gestire e contenere al massimo l’impatto occupazionale».

Con un caveat: «Dobbiamo essere consapevoli del fatto che ci troviamo di fronte a delle decisioni top-down, di portata nazionale e internazionale», osserva Vitta. «Possiamo però monitorare con gli interessati le conseguenze per la piazza finanziaria ticinese, individuando eventualmente altri attori e istituti verso i quali favorire il ricollocamento di possibili esuberi. Ci sono realtà che hanno conosciuto dinamiche favorevoli e che dunque potrebbero venire in aiuto, grazie anche all’impegno degli appositi servizi pubblici. Non possiamo promettere miracoli, ma è giusto che lo Stato segua da vicino una decisione di portata storica».

Siccome d’altronde si tratta di una novità che investe l’intero Paese, per Vitta «sarà importante anche il contatto con la Confederazione, visto che dinamiche simili potrebbero essere vissute da diverse realtà regionali a vocazione finanziaria, per le quali immagino siano pensabili misure straordinarie proprio a partire da Berna».