Ticino

L’Udc replica a Bignasca: ‘L’accordo resta: obiettivo due seggi’

I democentristi dopo l‘ultimo (ennesimo) attacco del capogruppo leghista: ‘Da alcuni loro esponenti continue esternazioni fuori luogo e incomprensibili’

La querelle continua
(Ti-Press)
8 marzo 2023
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"Mettiamo una volta per tutte la chiesa al centro del villaggio". Non è tardata ad arrivare la replica dell’Udc all’ennesimo attacco del leghista Boris Bignasca, ospitato sulle colonne de ‘laRegione’ di oggi, nel quale ha delineato nel dettaglio le differenze tra democentristi e Lega: "Non si può chiamare alleato chi non ha rispetto per la nostra azione politica, per i nostri risultati conseguiti e per i nostri esponenti", ha scritto il capogruppo in Gran Consiglio della Lega e candidato al governo per la lista Lega/Udc. Lista che pare essere davvero arrivata "alle pistolettate", malgrado l’Udc continui a fare il pompiere di turno. Ma con sempre meno convinzione.

Già. Perché una volta ricordato che "l’Udc e i suoi candidati continueranno anche nelle prossime settimane a rispettare lealmente quanto siglato con gli alleati della Lega", i democentristi sottolineano – senza enfasi ma con schiettezza – "le continue esternazioni, fuori luogo, incomprensibili e contrarie all’accordo sottoscritto, da parte di alcuni candidati al Consiglio di Stato della Lega". Leggasi, lo stesso Bignasca e il direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali.

‘Quattro anni fa Zali confermato in governo coi nostri voti’

Ebbene. Per l’Udc "i pranzi della Lega, ad alcuni candidati, servono per parlar male dell’Udc invece che per criticare gli avversari e per proporre soluzioni ai problemi dei ticinesi". E ancora: "Il messaggio veicolato in continuazione in questi avvenimenti è quello di votare solo i propri candidati, atteggiamento mai utilizzato dall’Udc". Finito? Macché: "L’onorevole Zali potrebbe anche aver ragione nel dire che non ha nulla in comune con l’Udc, la sua politica lo confermerebbe, ma gli ricordiamo che i voti che lo hanno salvato quattro anni fa erano quelli dell’Udc". Infine, i democentristi annotano che "i due leghisti in Consiglio di Stato (quindi anche Norman Gobbi, ndr) su molti e numerosi punti fondamentali (ne contiamo almeno 25) per l’Udc non hanno mai preso posizione di difesa o di promozione (Prima i nostri, La scuola che verrà, iniziative fiscali...).

L’invito dell’Udc è quello di "non dare peso alle sterili polemiche attuate da alcuni esponenti della Lega e da certi media (in che senso? E quali?, ndr)". Lo scopo dell’alleanza "è quello di non sprecare risorse e voti, ma di difendere assieme i due seggi di destra conquistati per rappresentare la destra ticinese con una maggioranza relativa in governo".

Da ultimo, "ci teniamo a ribadire che a decidere quanti seggi l’alleanza Lega/Udc conquisterà e chi li occuperà sarà solo e soltanto il popolo sovrano, non i partiti, tantomeno i singoli candidati".