Sostenuti i progetti per nuova fermata bus ad Avegno Gordevio, nuovo nodo intermodale alla fermata Tilo di San Nazzaro, PoLuMe e collegamento A2-A13
Una pioggia di miliardi per costruire nuove infrastrutture di trasporto: il Consiglio federale ha approvato oggi due grandi programmi d’investimento per complessivi 13,2 miliardi di franchi. Di questi, 11,6 miliardi saranno utilizzati per potenziare le strade nazionali e 1,6 per progetti negli agglomerati. I fondi destinati alle strade nazionali, indica l’esecutivo in un comunicato, sono destinati a "progetti di ampliamento infrastrutturale" con lo scopo di migliorare la viabilità. Per quanto riguarda strettamente il Ticino, tra questi cantieri figura il potenziamento dell’A2 tra Lugano Sud e Mendrisio, che figura nella categoria "Fasi successive", ma sempre con "Orizzonte realizzativo 2030, e il collegamento A2-A13 sul piano di Magadino che rientra invece nell’"Orizzonte realizzativo 2040". Fra i progetti di agglomerato sostenuti, invece, quello di Locarno sarà sostenuto con 12,8 milioni che saranno impiegati in particolare per creare una nuova fermata del bus al Centro Punto Valle di Avegno Gordevio e per un nuovo nodo intermodale alla fermata ferroviaria di San Nazzaro.
Secondo le previsioni, in assenza di adeguate contromisure, entro il 2040 circa 450 chilometri di strade - pari al 20% della rete principale - saranno regolarmente congestionati. Su quasi 170 chilometri si verificheranno ingorghi o rallentamenti da due a quattro ore al giorno, in particolare nelle grandi città e agglomerati urbani. I rimedi attualmente utilizzati, come ad esempio la regolazione variabile dei limiti di velocità e le corsie dinamiche, non saranno più sufficienti per assicurare l’efficienza della rete stradale primaria. Stando all’esecutivo sono necessari "potenziamenti di capacità mirati sui tratti più congestionati".
Tutti i progetti necessari per garantire nel lungo periodo la funzionalità della rete sono inglobati nel PROSTRA, il Programma di sviluppo strategico strade nazionali. Quest’ultimo viene aggiornato periodicamente e presentato al Parlamento di norma ogni quattro anni. Nella nuova versione licenziata oggi, contiene progetti per un volume d’investimento complessivo pari a 34,147 miliardi di franchi, cifra che comprende opere per 5,8 miliardi già ufficialmente approvate dal Parlamento. Entro il 2030 si prevede l’avvio di progetti per un totale di circa 11,6 miliardi. Tali cantieri - tra cui il suddetto potenziamento dell’A2 - interessano principalmente gli agglomerati urbani.
Tra tutti questi progetti, i prioritari sono stati inseriti nella Fase di potenziamento 2023, che il Parlamento dovrà approvare. Tra di essi vi sono in particolare l’ampliamento dell’autostrada A1 Berna-Wankdorf-Kirchberg (BE), e le nuove gallerie Rosenberg (A1) a San Gallo, Rhein (A2) a Basilea e Fäsenstaub (A4) a Sciaffusa.
Da notare che il messaggio licenziato a destinazione del Parlamento contempla anche un limite di spesa di circa 8,8 miliardi per la manutenzione e l’esercizio della rete esistente per il periodo 2024-2027. L’entità del finanziamento consentirà gli investimenti necessari per la conservazione di gallerie, ponti e pavimentazioni, sottolinea l’esecutivo.
Sempre in data odierna, il Consiglio federale, come detto, ha chiesto al Parlamento di sbloccare 1,6 miliardi di franchi che serviranno a cofinanziare programmi d’agglomerato presentati da 32 regioni. La somma chiesta è di 285 milioni di franchi superiore a quando ipotizzato in un primo tempo. Al progetto posto in consultazione nel giugno del 2022 si sono aggiunte ulteriori misure: come una nuova linea tranviaria a Kloten (ZH) e la circonvallazione stradale est di Suhr (AG). A ciò va inoltre aggiunto il rincaro.
Per essere sostenuti, i progetti sono valutati sulla base di quattro criteri sanciti nella legge: devono migliorare la qualità del sistema dei trasporti, promuovere lo sviluppo centripeto degli insediamenti, aumentare la sicurezza del traffico nonché diminuire l’impatto ambientale e il consumo di risorse. In materia di mobilità, la Confederazione dispone anche dei programmi di sviluppo per la ferrovia e per le strade nazionali (il PROSTRA appunto).
Più in dettaglio, Berna partecipa agli investimenti con contributi compresi tra il 30 e il 45% dei costi. Più è alta l’efficacia attesa da ogni programma in merito a trasporti, insediamenti, sicurezza e ambiente, più sarà elevata la partecipazione federale. I fondi federali sono prelevati dal Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA). I Cantoni e le autorità locali dovranno accollarsi il finanziamento restante.
Tra i progetti più importanti, oltre ai due citati e a quelli ticinesi, ci sono una nuova linea tranviaria a Zurigo per servire il quartiere di Affoltern, e il prolungamento in Francia di una linea di tram ginevrina. Tra le altre infrastrutture sostenute figura la piattaforma dei trasporti alla stazione di Coira Ovest. Per questo e altri cantieri nel capoluogo retico sono previsti fondi federali per 38,5 milioni.