Ticino

Marchesi: ‘Vogliamo trasformare i nostri successi in più seggi’

Il comitato cantonale dell’Udc ha ratificato la lista di candidati per il Gran Consiglio. ‘Alle ultime votazioni sempre vinto, vogliamo farlo anche ora’

Piero Marchesi
(Ti-Press)
21 dicembre 2022
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«Non ci nascondiamo. Vogliamo aumentare la nostra presenza in parlamento ed entrare in governo». È un messaggio di chiara ambizione quello emerso questa sera a Bellinzona dal Comitato cantonale dell’Udc, che ha ratificato all’unanimità la lista per in Gran Consiglio. «A quanti seggi puntiamo? 8, 9 o magari anche 10. Speriamo in una rappresentanza forte che ci permetta di portare avanti quella linea che già ora abbiamo tracciato. Per la difesa del ceto medio e dei lavoratori», ha affermato il presidente cantonale - e candidato al Consiglio di Stato - Piero Marchesi. «Negli ultimi anni tutte le volte che abbiamo portato la popolazione alle urne su temi specifici, penso ad esempio a ‘Prima i nostri’ e al referendum sulla ‘Scuola che verrà’, è arrivato un successo. Dobbiamo ora trasferire questo sostegno anche su un piano elettorale». Per farlo, ha spiegato Marchesi, «proponiamo una lista eterogenea e variegata che rappresenta tutte le sfaccettature della società. Il 2 aprile (giorno delle elezioni, ndr.) non è lontano e la campagna deve iniziare subito». Tra i novanta nomi non ci saranno più gli uscenti Edo Pellegrini e Daniele Pinoja, che hanno deciso di non ricandidarsi. «Per la prima volta non abbiamo fatto fatica a completare la lista, anzi. Avevamo ancora nomi da poter aggiungere. Sego che c’è entusiasmo».

Pamini: ‘Depositeremo le nostre iniziative a gennaio’

Paolo Pamini ha poi aggiornato i presenti sulle due iniziative popolari che l’Udc sta portando avanti a livello cantonale: una per abolire la tassa di collegamento, l’altra per rendere fiscalmente neutro l’aumento dei valori di stima degli immobili che presto o tardi, per legge, il Canton Ticino dovrà modificare. «Non vi posso dare le cifre, anche se so che siete curiosi. Ma vi posso assicurare che le due iniziative stanno andando estremamente bene». Per questo motivo, ha affermato il deputato, «contiamo di depositarle a metà gennaio».

Morisoli: ‘Abbiamo scongiurato un inciucio tra partiti’

Il suo collega Sergio Morisoli ha invece aggiornato il comitato su due temi d’attualità cantonale: la (possibile) sostituzione della socialista Marina Carobbio agli Stati e il Preventivo 23 approvato dal Gran Consiglio. «Quella che abbiamo proposto non era una ‘Lex Carobbio’ e in ogni caso è stato utile per scongiurare un inciucio tra partiti». E sui conti del cantone il democentrista ha aggiunto: «abbiamo fatto bene a non votare il Preventivo, visto che La Banca nazionale pochi giorni dopo ha annunciato che non ci saranno dividendi da distribuire, dimostrando come le cifre del Preventivo fossero edulcorate. Fa strano - ha puntualizzato Morisoli - che il Consigliere di Stato membro del Consiglio di banca della Bns non sapesse nulla già qualche tempo fa».