Le patenti rilasciate per la pesca dilettantistica sono aumentate del 6% nel 2021 rispetto alla media degli ultimi tre anni
Sempre più pescatori in Ticino, anche fra i più giovani. Secondo i dati comunicati dal Dipartimento del territorio (Dt) sono 4’358 le patenti annuali per la pratica della pesca dilettantistica rilasciate nel 2021 in Ticino (+6% rispetto alla media del triennio 2018-2020) e 1’588 i permessi gratuiti annuali per ragazzi di età inferiore ai 14 anni (+2%). I libretti con i dati statistici sono rientrati nella misura del 94%, una quota relativamente stabile rispetto agli anni precedenti.
Oltre alle patenti annuali sono state emesse 2’657 patenti turistiche di breve durata (con validità di 2 o 7 giorni consecutivi, +38% rispetto al triennio precedente) e 303 permessi gratuiti di breve durata per ragazzi. La percentuale di libretti ritornati per la categoria turistica permane alquanto modesta (46%).
Il numero di patenti dilettantistiche e turistiche rilasciate nel 2021 si situa sui livelli riscontrati l’anno precedente, confermando il rinnovato interesse per la pesca nel periodo post-pandemico. Rispetto al 2020 si osserva una stabilizzazione sul fronte dei rilasci di permessi annuali, mentre che le richieste di permessi turistici di breve durata è cresciuta ulteriormente.
Nel Verbano i pescatori dilettanti nel 2021 hanno ottenuto un pescato di 4’257 chilogrammi, leggermente al di sotto della media del triennio 2018-2020 (-8%), ma in sostanziale coerenza con il periodo precedente. Stesso discorso per la pesca dilettantistica, il cui sforzo si attesta a 26’365 ore (-4%). A livello di quantità in base al peso è il luccio la specie che ha abboccato più facilmente all’amo (1’614 chilogrammi), seguita da pesce persico (519 chilogrammi), trota (477 chilogrammi), agone (471 chilogrammi) e coregonidi (401 chilogrammi). In linea generale, il pescato complessivo nel 2021 risulta paragonabile a quello riscontrato dal 2012 in avanti, ma con un prelievo crescente sui predatori e più contenuto sui coregonidi. Sul fronte delle specie esotiche a carattere invasivo, le catture di siluro si sono attestate a 214 chilogrammi. L’acerina risulta ancora quasi del tutto assente dal pescato dilettantistico (4 chilogrammi).
Il pescato professionale del Lago Verbano nel 2021 si è attestato a 29’689 chilogrammi, significativamente al di sotto della media del triennio 2018-2020 (-28%), mentre lo sforzo di pesca prodigato dai pescatori con reti è risultato di poco inferiore alla norma (-5%). La specie più pescata è l’agone (13’586 kg), segue il gruppo dei coregonidi con 6’521 chilogrammi e il pesce bianco con 6’100 chilogrammi, nel quale una parte considerevole è rappresentata dal gardon (3’283 chili). Le catture di siluro risultano in crescita (1’140 chili nel 2021), mentre quelle di acerina sono momentaneamente stabili e si attestano a 37 chilogrammi.
Nel Ceresio nel 2021 il pescato dilettantistico si è attestato a 12’445 chilogrammi, leggermente al di sotto della media del triennio 2018-2020 (-6%), con uno sforzo di 59’090 ore di pesca (+3%). Il più pescato è stato il pesce persico (7’664 chilogrammi), che fa segnare un ritorno abbondante di catture dopo due annate modeste, mentre cala il pescato del lucioperca (1’843 chilogrammi). L’andamento delle catture nei coregoni continua il suo ciclo altalenante, che fa registrare dei valori relativamente contenuti dopo le annate eccezionali del 2017 e 2020. Sul fronte delle nuove specie esotiche a carattere invasivo, le catture di siluro si attestano a 87 chilogrammi mentre l’acerina risulta ancora del tutto assente dal pescato amatoriale del Ceresio.
Nelle reti dei pescatori professionali nel Ceresio nel 2021 sono rimasti 18’034 chilogrammi di pescato, inferiore del 15% rispetto alla media del triennio 2018-2020, sulla base di uno sforzo di pesca risultato sostanzialmente lo stesso (-3%). La parte più cospicua delle catture è rappresentata dal pesce bianco (6’287 chilogrammi), al cui interno il gardon rappresenta la frazione più importante (4’891 kg). Seguono il pesce persico (3’758 chilogrammi), il lucioperca (3’001 chilogrammi), la tinca (1’854 chilogrammi) e i coregoni (1’312 chilogrammi). Il siluro rappresenta una frazione marginale a fronte del pescato totale benché in aumento (112 chili nel 2021), mentre l’acerina si conferma assente dalle acque del Lago Ceresio.
Nel 2021 le catture nei corsi d’acqua si sono attestate a 22’692 salmonidi per complessivi 5’211 chilogrammi, un valore inferiore del 21% rispetto al periodo di riferimento 2018-2020. Lo sforzo di pesca prodigato sui fiumi del nostro cantone è ammontato a 54’894 ore (-8%). Il 2021 segue un’annata contraddistinta da un aumento della pressione di pesca in pressoché tutti i comparti, riportando la stessa a livelli paragonabili al 2019. Il successo di pesca complessivo si è attestato a 0,41 pesci per singola ora di pesca, inferiore ai valori riscontrati nel triennio 2018-2020. I dati di dettaglio dei singoli settori indicano dei risultati molto diversificati da un anno all’altro, così come all’interno del comparto stesso, in ragione delle differenze altitudinali e di tipologia fluviale.
Le catture nei vari bacini e laghi alpini del cantone sono risultate pari a 26’484 salmonidi (-12% rispetto al triennio 2018-2020), per un peso complessivo stimato di 5’756 chilogrammi (-9%). Lo sforzo complessivo prodigato dai pescatori si è attestato a 75’890 ore di pesca. Gli 83 bacini idroelettrici e laghetti alpini situati al di sopra dei 1’200 metri d’altitudine hanno totalizzato 18’864 catture (-15%), nei restanti 10 bacini e laghetti situati al di sotto dei 1’200 metri di quota il prelievo si è attestato a 7’620 salmonidi (-2%).