La commissione parlamentare Sanità e sicurezza sociale firma il rapporto di Lorenzo Jelmini favorevole alla Pianificazione integrata
Ricevuto di recente il preavviso favorevole della commissione parlamentare della Gestione agli aspetti finanziari del dossier, la Sanitaria ha firmato stamane il rapporto del deputato del Centro/Ppd Lorenzo Jelmini che chiede al plenum del Gran Consiglio di dare luce verde anche ai contenuti di quel dossier. Di "approvare" quindi la Pianificazione integrata per gli anziani 2021-2030 proposta dal governo con il messaggio varato lo scorso dicembre. Scontata la soddisfazione del relatore della commissione granconsiliare Sanità e sicurezza sociale. «Finalmente questa importante Pianificazione potrà essere discussa dall’intero parlamento: una volta entrata in vigore, ci sarà una nuova impostazione della gestione del settore, incentrato in particolare sulle case per anziani e i servizi di cura a domicilio, a beneficio della popolazione anziana residente nel cantone – sottolinea Jelmini interpellato dalla ‘Regione’ –. Mi dispiace solo che per una questione di tempi il tema non possa passare nella seduta di Gran Consiglio che si apre il 12 dicembre. Il plenum si pronuncerà pertanto a gennaio. Poco male, anche perché la prossima sessione è già piuttosto carica, considerato che all’ordine del giorno figura pure il Preventivo 2023 del Cantone».
Secondo la Sanitaria, il progetto di Pianificazione integrata è stato condotto "in modo rigoroso e completo" da parte del Consiglio di Stato. "Il giudizio favorevole – si legge ancora nel rapporto stilato da Jelmini – si fonda in particolare sullo spirito innovativo del progetto, sull’attenta elaborazione dei contenuti e l’ampio coinvolgimento dei partner sul territorio nell’ambito della pre-consultazione e della consultazione". La commissione Sanità e sicurezza sociale, inoltre, "saluta positivamente l’introduzione di nuovi elementi qualitativi" e invita il governo a proseguire con "il monitoraggio del settore nel rispetto delle tempistiche indicate all’elenco delle priorità". Afferma poi di condividere "l’indicazione di una maggior promozione e creazione di reti integrate regionali", ricordando nel contempo "la necessità di garantire anche prestazioni specialistiche offerte con criteri uniformi su tutto il territorio cantonale".
La commissione parlamentare ritiene insomma che la prospettata Pianificazione "rappresenti una risposta concreta che mette al centro i bisogni degli anziani e delle loro famiglie e, più in generale, la persona con i suoi valori". Valori che si fondano "sulla libertà di scelta e l’autodeterminazione, che si vuole garantire attraverso il consolidamento della presa in carico domiciliare, del principio d’inclusione, del rafforzamento della qualità delle prestazioni e di una migliore accessibilità ai servizi con la promozione di reti di cura integrate". Non solo. "La sfida demografica, i cambiamenti della società e più in generale i bisogni emergenti di questo settore richiederanno un nuovo approccio in termini di monitoraggio e intervento, ai quali la Pianificazione integrata propone di rispondere attraverso aggiornamenti regolari, così da poter adeguare tempestivamente l’offerta ai nuovi bisogni", evidenzia la Sanitaria, dicendosi "consapevole dell’impatto finanziario di questo delicato settore, come pure del fatto che lo stesso sia strettamente correlato all’evoluzione dei bisogni e soprattutto all’invecchiamento della popolazione". La Pianificazione, riprende Jelmini, «si prefigge una migliore e più efficiente presa a carico degli anziani, potenziando fra l’altro le cure a domicilio per permettere loro di stare a casa propria il più a lungo possibile. Con anche l’obiettivo di contenere l’incremento dei costi del settore, dovuto soprattutto al forte invecchiamento della popolazione in Ticino».