Ticino

‘Promuovere le potenzialità individuali di allievi e insegnanti’

Le proposte del Centro/Ppd: sostituzione dei livelli con indirizzi di orientamento, potenziamento doposcuola, valorizzazione della formazione dei docenti

Fiorenzo Dadò: ecco la nostra ricetta
1 settembre 2022
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«Oggi proponiamo la nostra ricetta sulla scuola», dice Fiorenzo Dadò. La ricetta riguarda in particolare la scuola media ed è contenuta in due iniziative allestite nella forma elaborata e in altrettante mozioni: quattro atti parlamentari, illustrati in mattinata ai media, con cui il partito presieduto da Dadò, il Centro/Ppd, intende promuovere, per citare le parole del granconsigliere Alessio Ghisla, «le potenzialità individuali di allievi e docenti nella loro integralità di persone», nella certezza che «gli effetti positivi» si riverbereranno sull’intera società. Sostituzione dei livelli con «indirizzi di orientamento», potenziamento del doposcuola, una licenza di scuola media «che non sia discriminatoria», «condivisione» con gli allievi degli obiettivi (il diritto di essere informati con le loro famiglie sugli obiettivi definiti dai piani di studio), «valorizzazione» delle competenze e della formazione degli insegnanti: questi gli ingredienti della ricetta confezionata dal Centro/Ppd.

‘Una differenziazione per interessi’

Iniziative e mozioni sono stati redatti, per conto del gruppo parlamentare, da Ghisla, da Maddalena Ermotti-Lepori e da Claudio Franscella, tutti e tre membri della commissione granconsigliare ‘Formazione e cultura’. Ecco allora l‘iniziativa parlamentare riguardante la questione su cui verte attualmente il dibattito politico circa il futuro della scuola media, ovvero il superamento dei livelli. Si propone, sintetizza l’atto parlamentare, "di prevedere, almeno per la quarta media, tre indirizzi opzionali, con al massimo sedici allievi per classe, sia in matematica (indirizzi ‘applicativo‘, ‘tecnologico’ e ‘astratto’), sia in tedesco (indirizzi ‘cultura e studio della lingua’, ‘consolidamento e usi quotidiani’, ‘cultura e comunicazione’), rispondendo così in modo più mirato agli interessi degli allievi senza effetti condizionanti sullo sviluppo formativo nei settori scolastici post obbligatori". Spiega Ghisla: «Trasformiamo una differenziazione strutturale delle classi, per le materie specifiche di matematica e tedesco, in una differenziazione per interessi». L’allievo «con l’aiuto della famiglia, dei docenti e degli orientatori scolastici», sceglie «l’indirizzo più affine ai propri interessi, rispettivamente l’indirizzo che è più in linea con il settore del post-obbligo che potrebbe scegliere in seguito». In tal senso «abbiamo ritenuto opportuno posticipare la scelta alla fine della terza media, cosicché l’allievo possa prendere una decisione con più cognizione di causa possibile». Aggiunge Ghisla: «Coscienti che l’eliminazione dei livelli in terza media sia da compensare con una formula che permetta di seguire meglio gli allievi, riteniamo opportuno prevedere l’inserimento di laboratori nelle materie specifiche di matematica e tedesco, con la possibilità di trasferire le ore di laboratorio dal primo anno scolastico, laddove sono previste, così da avere una continuità tra il secondo e il terzo anno scolastico».

Teatro, fotografia...

Due come detto le mozioni. Con una il Centro/Ppd chiede di garantire agli allievi delle scuole medie «la possibilità di frequenza di tutte le opzioni previste dal regolamento in terza e in quarta, sia con le opzioni denominate ‘capacità espressive e tecniche’, sia con quelle di ‘orientamento’, indipendentemente dal numero di ore della sede e già a partire da una bassa soglia di iscritti". Si chiede inoltre di introdurre "ulteriori ‘opzioni di orientamento’ come teatro o fotografia in collaborazione con i settori artistici e con le scuole professionali". Degli insegnanti tratta l’altra mozione: chiede di "valorizzare maggiormente, con procedure amministrative trasparenti, i profili di futuri docenti e dirigenti scolastici con esperienze e con titoli di studio che qualificano la loro solidità e competenza nell’ambito dell’insegnamento". Al momento dell’assunzione "si riconoscano con coefficienti salariali specifici sia i titoli di studio particolarmente inerenti al settore e alla materia di insegnamento che eccedano il minimo legale richiesto (considerando il tempo necessario al loro conseguimento), sia le esperienze lavorative pregresse nell’insegnamento".

‘Occorre condivisione, non divisione’

I quattro atti parlamentari, tiene a sottolineare Dadò, sono frutto di proposte formulate dal sindacato Ocst-docenti guidato da Gianluca D’Ettorre. Per il quale «in particolare alle scuole medie con gli indirizzi in matematica e in tedesco e con il potenziamento dei corsi di recupero e delle opzioni verranno valorizzati la responsabilità degli allievi, e delle famiglie, i loro interessi e la loro motivazione nell’affrontare il percorso formativo, con benefici sull’apprendimento e sul clima di lavoro». Iniziative e mozioni del Centro/Ppd finiranno ora sotto la lente della ‘Formazione e cultura’, dove sono già pendenti non pochi atti parlamentari di altri partiti sulla scuola media. Secondo Franscella «nulla di concreto si muoverà prima della votazione popolare sull’iniziativa ‘Basta livelli nella scuola media’», lanciata fra gli altri dalla Vpod e dal Partito socialista. «A breve - prosegue Franscella - sentiremo in commissione il direttore del Decs Bertoli sulle proposte del Dipartimento. In ogni caso confidiamo in soluzioni veramente condivise. Perché la scuola ha bisogno di condivisione non di divisione».