Stasera l’incontro promosso dalla Vpod. Ghisletta: testo distribuito, ci ritroveremo il 24 febbraio per eventuali modifiche e decidere come proseguire
La volontà di superare nella scuola media i livelli A e B in matematica e tedesco c’è e anche se non è unanime, è certamente trasversale a partiti e associazioni vicini al mondo della scuola. La proposta del sindacato Vpod di lanciare un’iniziativa popolare conosce però già due defezioni: i rappresentanti di Ppd e Ocst docenti hanno detto, stasera nel primo incontro via Zoom, che non aderiranno al futuro comitato di iniziativa, semmai vedrà la luce. «La bozza di testo dell’iniziativa popolare è stata distribuita agli interessati e ci siamo dati tempo fino al 24 febbraio, quando ci sarà un’altra riunione – sempre online – per proporre eventuali modifiche e decidere come proseguire», afferma il segretario cantonale della Vpod, e granconsigliere socialista, Raoul Ghisletta, che si dice convinto che l’interesse attorno al tema dei livelli è forte «ed è il momento per cercare di canalizzare questo consenso, anche popolare, verso una proposta di riforma unitaria che parta dal basso».
Il testo dell’iniziativa proposto dalla Vpod chiede la modifica della Legge sulla scuola media del 21 ottobre 1974. Quattro, dei trentasei di cui si compone la vigente normativa cantonale, gli articoli che si vuole ritoccare per abrogare i livelli.
All’articolo 6 si propone un nuovo capoverso secondo cui l’insegnamento “comprende lezioni ordinarie, lezioni e laboratori a metà classe per gruppi eterogenei, nonché giornate/settimane progetto“.
Per quanto riguarda l’articolo 7 si chiede di modificare il secondo capoverso e di abrogare il terzo. L’attuale articolo 7 afferma al primo capoverso che “Il ciclo d’orientamento si propone di dare agli allievi la possibilità di valutare le loro capacità e di definire i loro interessi scolastici e professionali”. “A tal fine - e siamo al secondo capoverso - l’insegnamento comprende: a) una parte comune a tutti gli allievi, composta di materie obbligatorie; b) una parte differenziata, composta di corsi a due livelli in alcune materie obbligatorie, di opzioni d’approfondimento e di opzioni d’orientamento. La parte differenziata può occupare al massimo metà del tempo scolastico; le opzioni e i livelli ivi compresi sono soggetti a scelte individuali tra loro indipendenti”. Al terzo capoverso si afferma che “Durante il ciclo d’orientamento è possibile modificare le scelte iniziali”. Ebbene, l’iniziativa chiede di cancellare il terzo capoverso e soprattutto di sostituire il secondo con uno del seguente tenore: “A tal fine l’insegnamento comprende lezioni ordinarie, lezioni e laboratori a metà classe per gruppi eterogenei, opzioni di approfondimento e di orientamento, nonché giornate/settimane progetto”.
Si propone poi di modificare l’articolo 15, che oggi recita: “L’allievo promosso dal ciclo d’osservazione è iscritto nel ciclo d’orientamento; le scelte concernenti la parte differenziata dall’insegnamento spettano all’allievo e ai genitori, sentito il parere del Consiglio di classe, salvo i casi previsti dal regolamento di applicazione”. Si suggerisce quindi un nuovo articolo 15: “L’allievo promosso dal ciclo d’osservazione è iscritto nel ciclo d’orientamento; le scelte concernenti le opzioni spettano all’allievo e ai genitori, sentito il parere del Consiglio di classe”.
Un altro articolo interessato dall’iniziativa è il 17. Quello vigente sostiene che: (primo capoverso) “L’allievo promosso alla fine della quarta classe ottiene la licenza dalla scuola media”; (secondo) “La licenza dalla scuola media consente l’iscrizione alle scuole professionali, riservate le prescrizioni relative alle singole scuole”; (terzo) “L’iscrizione alle scuole medie superiori senza esami d’ammissione è vincolata alla frequenza di determinati corsi a livelli e a opzione, nonché al profitto conseguitovi. Gli allievi che non soddisfano tali requisiti possono iscriversi alle scuole medie superiori previo esame d’ammissione”; (quarto capoverso) “La licenza della scuola media può essere ottenuta da allievi privatisti previo esame”. Il testo dell’iniziativa chiede di modificare l’articolo 17 come segue: (primo capoverso) “L’allievo promosso alla fine della IV classe ottiene la licenza di scuola media”; (secondo) “La licenza di scuola media consente l’iscrizione alle scuole postobbligatorie in base ai requisiti relativi alle singole scuole previsti dai regolamenti scolastici”; (terzo) “Gli allievi che non soddisfano i requisiti di iscrizione a una scuola postobbligatoria possono di regola iscriversi previo esame d’ammissione”; (quarto capoverso) ”La licenza di scuola media può essere ottenuta da allievi privatisti previo esame”.
L’iniziativa confezionata dalla Vpod prospetta anche una norma transitoria. Ovvero: “Il Consiglio di Stato stabilisce un piano per l’attuazione graduale della presente riforma della scuola media, che dovrà essere realizzato completamente entro 3 anni dall’accoglimento in votazione popolare della presente riforma”.
I motivi delle modifiche proposte? Con il nuovo capoverso all’articolo 6, spiega il sindacato, “si specificano le forme didattiche possibili nel primo biennio di questo ordine scolastico: le lezioni ordinarie, che tutti conoscono, le lezioni e i laboratori a metà classe per gruppi eterogenei, che permettono di meglio differenziare l’insegnamento dal punto di vista pedagogico, e le giornate/settimane progetto, che riuniscono in momenti specifici contenuti scolastici disciplinari, interdisciplinari o di formazione generale”. Sarà poi il regolamento del Consiglio di Stato, scrive ancora la Vpod, “a dover stabilire per quali anni, per quali materie e con quale intensità si potrà ricorrere a queste forme didattiche”. Con questa disposizione “si conferma nella legge la situazione attuale”. La modifica del secondo capoverso e l’abrogazione del terzo dell’articolo 7 “propongono anche per il secondo biennio, d’orientamento, la medesima impostazione, aggiungendo però tra le forme didattiche anche le opzioni di orientamento e approfondimento”. Viene “abbandonato il sistema dei livelli, sostituito da lezioni ordinarie, lezioni e laboratori a metà classe per gruppi eterogenei, opzioni di approfondimento e di orientamento, giornate/settimane progetto”. Anche in questo caso “sarà poi il regolamento del Consiglio di Stato a dover stabilire per quali anni, per quali materie e con quale intensità si potrà ricorrere a queste forme didattiche”. In questo caso, osserva il sindacato, “vi è un sostanziale cambiamento, perché il sistema dei livelli viene a cadere e viene sostituito da una nuova modulazione delle quattro forme didattiche appena ricordate, nessuna delle quali prevede criteri d’entrata”. Anche le opzioni “saranno scelte dagli allievi e dalle loro famiglie, naturalmente consigliate dagli insegnanti e dagli altri professionisti della scuola”. La modifica dell’articolo 15, continua la Vpod, “è necessaria a togliere il riferimento ai livelli e a confermare la scelta di allievi e famiglie quanto alle opzioni”. Mentre quella dell’articolo 17 “serve a togliere il riferimento alla frequenza di corsi a livelli od opzioni per l’accesso alle scuole medie superiori senza esame di ammissione”. In base a questa disposizione, si evidenzia, “i criteri di accesso diretto alle diverse scuole postobbligatorie, siano esse medie superiori o professionali, saranno definite nei regolamenti scolastici relativi a queste scuole”. Viene “mantenuto” il principio secondo il quale gli allievi che non soddisfano i requisiti di iscrizione diretta a una scuola postobbligatoria “possono di regola iscriversi previo esame d’ammissione”. E viene “confermata una procedura per l’ottenimento della licenza di scuola media da privatisti”.