Ticino

Consuntivo 2021, dalla Gestione arriva il via libera

I conti dell’anno scorso, chiusi a -58,2 milioni, pronti per l’approvazione del Gran Consiglio

Il Preventivo 2023 sarà il vero banco di prova
(Ti-Press)
7 giugno 2022
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"L’approvazione del Consuntivo 2021 rappresenta per la Commissione della gestione un atto di responsabilità, che lascia tuttavia alla sensibilità dei singoli gruppi e deputati la libertà di esprimere le loro legittime considerazioni, anche alla luce dell’esito della votazione popolare del 15 maggio in merito al decreto legislativo di Morisoli e cofirmatari". Il rapporto stilato dal presidente della Gestione Fiorenzo Dadò (Ppd) porta un sì ai conti cantonali dell’anno passato, chiusi a -58,2 milioni a fronte dei -230,7 preventivati, ma è un discorso di pura transizione. Primo perché "lo stato reale delle finanze dello Stato ed eventuali problemi strutturali saranno determinabili non appena sarà possibile togliere dallo storico gli anni 2020 e 2021. È pertanto prematuro esprimere considerazioni politiche oltre alle indicazioni già date e recepite dal governo". Inoltre, "tenuto conto di un’evoluzione economica e politica incerta in tutta Europa, della pressione fiscale cantonale non propriamente concorrenziale, nonché dei costi per i cittadini ormai troppo elevati, governo e Gran Consiglio sono chiamati a un atto di responsabilità per riuscire a far fronte alle sfide future". Leggasi: pareggio di bilancio. Ed entro il 2025 agendo prioritariamente sulla spesa, come voluto dal popolo.

C’è tanto in sospeso, ma un punto è chiaro: "In vista del Preventivo 2023, che sarà la vera sede per una discussione politica approfondita, la maggioranza della Commissione desidera pertanto sin d’ora puntualizzare di non condividere che si intervenga tramite facili tagli lineari o aumenti generalizzati d’imposta, ma occorreranno misure mirate e strutturali sulla spesa, il più possibile condivise".