Ticino

Referendum sulla giustizia, votano anche gli italiani all’estero

Il plico con il materiale di voto arriverà per posta entro il 25 maggio a tutti gli iscritti alle anagrafi consolari

(Keystone)
22 maggio 2022
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Il prossimo 12 giugno gli italiani sono chiamati a esprimersi su cinque quesiti referendari sulla giustizia, promossi e presentati insieme dalla Lega e dai Radicali Italiani. Alcuni hanno a che fare con l’ordinamento giudiziario e con temi che sono al centro della discussione da parecchio tempo, due riguardano invece profili specifici in materia di processo penale e di contrasto alla corruzione. Alla consultazione referendaria partecipano quasi cinque milioni di elettrici ed elettori italiani residenti all’estero. A differenza delle elezioni legislative, per i referendum il voto degli italiani all’estero è determinante per il computo del quorum.

"Di fronte a una scarsa informazione sui contenuti referendari, il Consiglio generale degli italiani all’estero ha promosso una puntuale spiegazione di ogni quesito per permettere e mettere in condizione le elettrici e gli elettori residenti all’estero di poter scegliere e votare consapevolmente. Gli approfondimenti sono pubblicati nel portale: www.cgieonline.it

Si tratta di cinque quesiti sulla giustizia, sottoposti a referendum abrogativi, che chiedono l’abrogazione totale o parziale di leggi o atti con valore di legge esistenti. Affinché il referendum sia valido deve essere raggiunto il quorum di validità: cioè deve partecipare alla votazione la maggioranza degli aventi diritto al voto. Affinché la norma oggetto del referendum stesso sia abrogata, la maggioranza dei voti validamente espressi deve essere ‘Sì’

Si può rifiutare una scheda o alcune di esse

Ai cittadini italiani all’estero sarà inviato per posta un plico contenente cinque schede, sulle quali saranno scritti i quesiti, e basterà tracciare una X sul ‘Sì’ (per chiedere di abrogare e annullare una legge o una parte di essa) o sul ‘No’ (perché resti tutto come adesso). Gli elettori avranno la possibilità di rifiutare una o più schede, per non essere conteggiate in quella determinata consultazione e, quindi, non influire sul relativo quorum. Tutte le informazioni sono pubblicate anche sul sito del Ministero dell’interno.

Quando e come si vota all’estero

Il voto nella circoscrizione estero si svolgerà come sempre per corrispondenza. Entro il 25 maggio (i giorni saranno tra il 24-25) tutte le buste di voto verranno spedite dalle sedi della rete diplomatico-consolare via posta a tutte le elettrici e a tutti gli elettori residenti all’estero, iscritti all’Aire e registrati nelle anagrafi consolari. È importante per chi avesse cambiato indirizzo e non lo avesse ancora comunicato al proprio Consolato, di farlo per essere certo di ricevere il plico alla propria residenza. La data importante è il 9 giugno: tutte le buste di voto devono esserci restituite entro le ore 16 del giorno 9 giugno. Il termine è perentorio, quindi voti recapitati oltre tale orario non potranno essere considerati validi. I connazionali all’estero potranno, quindi, votare la scheda non appena ricevuta a casa loro e rinviarla via posta, evitando di attendere all’ultimo giorno.